Il filo di speranza che c'era fino a ieri per il bimbo finito in coma dopo essere stato scosso violentemente dalla madre non c'è più. Se fino a 24 ore fa i...
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Stando al dispositivo del Tribunale veneziano, la madre non sarebbe comunque pericolosa per la primogenita. Era stata lei stessa, del resto, a confessare di aver scosso violentemente il piccolo all'alba di sabato 21 dicembre: il bambino non dormiva da oltre due ore e la 29enne, in completa incoscienza, secondo la versione del suo avvocato difensore, l'avrebbe scosso con violenza, per poi appoggiarlo sul lettino. La donna aveva quindi chiamato il 118, confessando poi ai carabinieri di aver fatto del male al piccolo. «Non dormiva, l'ho cullato troppo forte», aveva detto agli investigatori, coordinati dal pubblico ministero Roberto Piccione. Mentre la sorte del bimbo è ormai segnata, resta da capire quale sarà l'esito della vicenda giudiziaria della giovane madre. I due medici legali consulenti della Procura di Padova dovranno stabilire se ci si trovi a pieno titolo davanti ad un caso si «shaken baby syndrome», sindrome del bimbo scosso, che provoca seri danni cerebrali e neurologici, nonché la morte. Secondo l'avvocato Leonardo Massaro, che difende la donna, la mamma non si sarebbe resa conto di quello che stava facendo. Un black-out di pochi secondi, nel quale sarebbe stata completamente incosciente, salvo riprendersi qualche secondo dopo che aveva appoggiato il piccolo sul lettino.
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Il Messaggero