Anche a Genova interviene il Tribunale per ordinare al Comune di iscrivere due mamme su un certificato di nascita, ed è il terzo caso in Italia dopo Bologna e Pistoia. Una...
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Il Tribunale di Genova, con la decisione pubblicata il 12 novembre sulla causa avviata per conto delle due donne dalle avvocate Elena Fiorini e Ilaria Gibelli, ha riconosciuto «l'interesse del minore al riconoscimento della doppia genitorialità al fine di tutelare l'interesse superiore del figlio», spiega Fiorini. La presenza di due madri «è una situazione piuttosto diffusa - aggiunge -. Io e l'avvocata Gibelli, la collega con cui abbiamo difeso queste due mamme, abbiamo già altre due cause che andranno in decisione alla fine del mese», riguardano due bimbe, «e un'altra la stiamo preparando. È una situazione abbastanza diffusa anche in Europa, nel senso che la gran parte dei Paesi europei prevedono il matrimonio egualitario, che cioè anche le coppie dello stesso genere possano accedere al matrimonio e che anche all'interno dei matrimoni omosessuali si possa avere una genitorialità. In Europa è la normalità». «Affronteremo il discorso in giunta la prossima settimana - spiega l'assessore comunale Campora - ci eravamo già occupati della cosa sette mesi fa quando i nostri uffici avevano dato il diniego alla richiesta di iscrizione nel registro anagrafico. Non si era trattato di un diniego legato a posizioni ideologiche, politiche o religiose. I nostri avvocati si erano basati su sentenze e normative in quanto per lo Stato italiano non viene riconosciuta la possibilità di eterologa per coppie con genitori dello stesso sesso».
Il caso di Genova è il terzo in Italia considerando però l'intervento di un tribunale, mentre i sindaci Chiara Appendino a Torino e Beppe Sala a Milano riconoscono già nel certificato di nascita la presenza di due mamme, ricorda Fiorini. «A Genova l'amministrazione comunale ha ritenuto che non ci potesse essere attestazione di nascita di due mamme, mentre il tribunale ha detto che corrisponde all'interesse del minore avere indicato nell'atto di nascita il nome delle due mamme».
Il Messaggero