Bestemmia al bar? Un euro. Tre? 2,50. Per quelle "d'autore" scatta la maxi tariffa. Ecco la "multa" contro le blasfemie

Succede a Castello di Godego al Bar Sport in via Marconi luogo frequentato da una clientela variegata formata sia da giovanissimi

Bestemmia al bar? Un euro. Tre? 2,50. Per quelle "d'autore" scatta la maxi tariffa. Ecco la "multa" contro le blasfemie
Multa per chi bestemmia al bar. Succede a Castello di Godego al Bar Sport in via Marconi luogo frequentato da una clientela variegata formata sia da giovanissimi,...

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Multa per chi bestemmia al bar. Succede a Castello di Godego al Bar Sport in via Marconi luogo frequentato da una clientela variegata formata sia da giovanissimi, giovani ma anche adulti. Da qualche giorno i gestori - Daniele, Michela e la figlia Camilla Muledda - hanno messo sul bancone un barattolo di vetro con un cartello che dice: “1 bestemmia 1 euro; 3 bestemmie 2,5 euro; bestemmia d’autore 5 euro”. Nei primi giorni le monete hanno iniziato subito a tintinnare all’interno del vaso. 

 

 

L’idea

L’iniziativa, di per sé curiosa anche perché non si hanno altri riscontri in zona, è portata avanti con determinazione da Daniele e Michela, che da dietro al bancone chiariscono: «Questa è un’idea che è venuta a nostra figlia Camilla e che noi abbiamo supportato». Quindi Camilla spiega: «Diciamo che l’idea mi è venuta al ritorno dalle ferie e nel bar erano presenti due avventori che stavano discutendo animatamente, con un intercalare continuo di bestemmie. Il tutto vicino a un bambino che stava con la mamma. Ecco, in quel momento ho pensato che dovevo fare qualcosa ed è nata questa idea...». Poi prosegue: «Il nostro è un locale pubblico e ci vengono persone di tutte le estrazioni e di tutte le età. C’è anche chi ha bisogno di stare tranquillo, possibilmente senza gente che bestemmia perché può essere fastidioso». Camilla tiene a precisare e spiegare anche un’altra cosa: «Non è che questa sia una iniziativa dettata da motivi confessionali o religiosi, sia chiaro. È solamente per un motivo di educazione e rispetto soprattutto nei confronti dei giovani e giovanissimi».

 


Le reazioni

Come l’hanno presa gli avventori? Camilla ride: «Forse è strano a dirsi, ma l’hanno presa bene. Finora nessuno si è lamentato. Anzi, magari con il sorriso in bocca ma quasi tutti hanno messo dentro il vaso l’euro senza bisogno di alcun richiamo, che comunque non facciamo perché non ci sono obblighi. Anzi qualcuno ha messo soldi preventivamente dicendo che sicuramente in giornata qualcuna gli sarebbe scappata... E su questo qualche risata c’è la facciamo pure. Cosa ne faremo dei soldi? Quando avremo riempito il vaso li devolveremo tutto in beneficenza a qualche associazione locale. Abbiamo tutto il tempo per pensarci».

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Il Messaggero