Bergamo, minorenne arrestato per terrorismo: progettava attacco incendiario

Il ragazzo si era radicalizzato e pubblicava sui social video di propaganda jihadista

Bergamo, minorenne arrestato per terrorismo: progettava attacco incendiario
Arrestato per terrorismo: non ha nemmeno 18 anni. A Bergamo un minore ritenuto un sostenitore del terrorismo jihadista è stato arrestato dalla Polizia con l'accusa di...

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Arrestato per terrorismo: non ha nemmeno 18 anni. A Bergamo un minore ritenuto un sostenitore del terrorismo jihadista è stato arrestato dalla Polizia con l'accusa di associazione con finalità di terrorismo, addestramento, apologia e istigazione a delinquere aggravate.

Minorenne arrestato per terrorismo a Bergamo

Il monitoraggio del minorenne, residente nel Bergamasco e di origine straniera, è stato eseguito dagli agenti della Digos ed è iniziato dopo un processo di radicalizzazione e alla pubblicazione sui social di video di propaganda jihadista.

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Le indagini hanno accertato che il giovane era pronto a passare all'azione elaborando il progetto di un attentato incendiario nella zona in cui vive. 

Il fermo, già convalidato in arresto dal gip dei minori di Brescia, è stato eseguito lo scorso 26 maggio dagli agenti della Digos di Bergamo e di Brescia e del Servizio per il Contrasto all'estremismo e al terrorismo esterno della Direzione centrale della Polizia, su disposizione della Procura per i minori di Brescia.

Il ragazzo è cittadino italiano di origine straniera e abita in provincia di Bergamo, e stando alle indagini, svolte anche con i contribuiti del comparto Intelligence e delle forze di polizia straniere, ha fatto emergere l'appartenenza del minore a una rete di giovani internauti sostenitori del Daesh, presenti in diversi Paesi d'Europa e d'America, molti dei quali arrestati nelle scorse settimane.

Il ragazzo è stato trovato in possesso di una mole di contenuti riconducibili allo Stato Islamico, tra cui video di esecuzioni e manuali sulle armi e al confezionamento di ordigni, che diffondeva anche sulla rete, esortando gli altri giovani internauti a passare all'azione. 

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Il Messaggero