Vicino alla sua scrivania, in caserma, aveva affisso un quadretto con l'immagine di Benito Mussolini e altre immaginette di epoca fascista. Per questa ragione un appuntato dei...
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Nello stabilire il giorno di consegna, gli ufficiali non contestano il «mero possesso» degli oggetti, ma la loro «ostensione» nell'ufficio, soprattutto considerando che l'appuntato sapeva che «il soggetto indagato, condotto presso il suo ufficio, risultava di area antagonista e sottoposto a misure cautelari» insieme ad altre persone tra cui una accusata «di oltraggio a pubblico ufficiale per aver gridato "fascista" a un carabiniere». Secondo i magistrati amministrativi, i doveri del militari devono essere letti alla luce della Costituzione che è «fondata sui valori dell'antifascismo e di ripudio dell'ideologia autoritaria fascista» e «pone il principio di apoliticità delle forze armate medesime». La settimana precedente il Tar aveva confermato un altro provvedimento disciplinare contro un collega dell'appuntato che aveva appeso in ufficio un calendario dei carabinieri del 1939 con l'immagine di Mussolini sulla copertina.
Il Messaggero