Una pallina di gomma colorata è costata la vita ad un bambino di appena un anno, morto soffocato dopo alcune ore di agonia all'ospedale di Novara. L'allarme era...
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Morto soffocato mentre cenava con la fidanzata il fumettista Caligaris: aveva 37 anni
«Una disgrazia terribile», commenta Michela Leoni, sindaca di Momo, il paese della provincia di Novara in cui si è consumata la tragedia. La procura ha aperto un'inchiesta e potrebbe disporre l'autopsia. «È un atto dovuto - spiega il procuratore di Novara, Marilinda Mineccia - Si tratta di capire cosa sia successo con esattezza». Il decesso del bambino è sopraggiunto nella tarda mattinata di oggi nel reparto di Rianimazione, dove era ricoverato dalla tarda serata di ieri. «La notizia si è sparsa subito in paese - dice la prima cittadina di Momo - e ci ha lasciato sconvolti. Si tratta di una famiglia molto nota, siamo tutti colpiti. Non è possibile morire così ad appena un anno». Eppure, i casi come quello di Momo «sono tutt'altro che rari», spiega il professor Francesco Della Corte, direttore della Struttura complessa di rianimazione dell'ospedale di Novara -. Bastano pochi minuti in cui manca l'afflusso di ossigeno al cervello perché la situazione diventi irrecuperabile«. È accaduto la scorsa settimana a Alessandro Caligaris, noto street artist e fumettista di 37 anni morto all'ospedale Molinette di Torino dopo essersi soffocato con un boccone di carne, mentre era al ristorante con la fidanzata. Un destino analogo a quello di Massimiliano Pirazzo, 50 anni, ex comandante della polizia municipale di Brandizzo (Torino) morto soffocato mentre si trovava al ristorante. »In quei momenti - sottolinea il professor Della Corte - è difficile mantenere la calma e si tenta di tutto. Purtroppo sarebbe necessario conoscere le manovre da fare: se si tratta di un bambino piccolo, occorre girarlo a testa in giù e battere forte sul dorso; se si tratta di un adulto c'è la cosiddetta manovra di Heimlich, ovvero una forte compressione appena al di sotto del diaframma«. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero