Fecondazione, no della Cassazione alla trascrizione in Italia dei bimbi con due padri

Fecondazione, no della Cassazione alla trascrizione in Italia dei bimbi con due padri
No della Cassazione alla trascrizione in Italia dei bimbi con due padri. Lo hanno deciso dalle Sezioni Unite della Suprema Corte con la sentenza n. 12193, pubblicata oggi, la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
No della Cassazione alla trascrizione in Italia dei bimbi con due padri. Lo hanno deciso dalle Sezioni Unite della Suprema Corte con la sentenza n. 12193, pubblicata oggi, la quale ha rigettato la domanda di riconoscimento dell'efficacia del provvedimento riguardante due minori concepiti da uno dei componenti di una coppia omosessuale mediante il ricorso alla procreazione medicalmente assistita, con la collaborazione di due donne, una delle quali aveva messo a disposizione gli ovociti, mentre l'altra aveva provveduto alla gestazione.


Fecondazione, nato in Grecia bambino con 3 genitori: è la prima volta in Europa

«Non può essere trascritto nei registri dello stato civile italiano il provvedimento di un giudice straniero - spiega la Cassazione - con cui è stato accertato il rapporto di filiazione tra un minore nato all'estero mediante il ricorso alla maternità surrogata e un soggetto che non abbia con lo stesso alcun rapporto biologico (il cosiddetto ' genitore d' intenzionè)». La Corte ha ritenuto che «il riconoscimento del rapporto di filiazione con l'altro componente della coppia si ponesse in contrasto con il divieto della surrogazione di maternità, previsto dall'art. 12, comma sesto, della legge n. 40 del 2004, ravvisando in tale disposizione un principio di ordine pubblico, posto a tutela della dignità della gestante e dell'istituto dell'adozione».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero