Bambina di tre anni cade in piscina e annega nel Pisano: stava giocando con un amichetto

Bambina di tre anni cade in piscina e annega nel Pisano: stava giocando con un amichetto
​Bambina di tre anni cade in piscina e annega nel Pisano: stava giocando con un amichetto. La piccola nigeriana è annegata nella piscina di un agriturismo a Riparbella...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
​Bambina di tre anni cade in piscina e annega nel Pisano: stava giocando con un amichetto. La piccola nigeriana è annegata nella piscina di un agriturismo a Riparbella (Pisa). La struttura ospita in questo periodo 41 richiedenti asilo, tutti africani, e la piccola è tra loro. L'agriturismo è situato in località La Melatina dove si è verificato l'incidente. Sull'episodio indagano i carabinieri.


Secondo quanto appreso, la piccola, in compagnia di un bambino connazionale della stessa età, sfuggendo al controllo dei familiari, si è allontanata dall'edificio principale dell'agriturismo, dove si trovano alloggiati i rifugiati. Per cause in corso di accertamento è finita in acqua ed è annegata.

Sono state le grida e il pianto disperato dell'amichetto a richiamare l'attenzione degli adulti che si sono precipitati sul posto e tuffati per riportare a galla la piccola. È stata tirata fuori ancora in vita ma poi è morta subito dopo il recupero dalla piscina. L'impianto sportivo fa parte dell'agriturismo ma si trova a un centinaio di metri dallo stabile dove vengono ospitati i migranti, che peraltro risulta non possano utilizzarlo.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero