Ruba un bacio alla collega in obitorio: condannato per violenza sessuale

CASTELFRANCO - Un anno e due mesi di carcere per un bacio rubato alla collega. E' la condanna, pena sospesa, inflitta ieri dal Tribunale di Treviso a un operatore socio...

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CASTELFRANCO - Un anno e due mesi di carcere per un bacio rubato alla collega. E' la condanna, pena sospesa, inflitta ieri dal Tribunale di Treviso a un operatore socio sanitario di 55 anni finito a processo con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una 51enne. Il fatto risale al 2 marzo del 2018, quando entrambi lavoravano all'obitorio di Castelfranco.

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LA VIOLENZA SESSUALE

La pubblica accusa, rappresentata dalla pm Barbara Sabattini aveva chiesto la condanna a tre anni, tenendo conto che quell'episodio non sarebbe stato il primo: un fatto analogo era successo anche qualche mese prima, stando alle dichiarazioni rese in aula dalla vittima. «Mi ha afferrata da dietro, girandomi con violenza e poi mi ha baciata sulla bocca» - aveva raccontato la oss nella precedente udienza.
Il collega, sposato e padre due figlie, aveva approfittato della pausa caffè durante la quale erano rimasti soli. La donna era riuscita poi a divincolarsi e a scappare in un'altra stanza per telefonare a un amico, che era accorso in ospedale per affrontare l'aggressore. Ne aveva rimediato un pugno che lo aveva fatto finire a terra, con gli occhiali rotti.

 


 

IL PRECEDENTE

Anche qualche mese prima le avances si erano spinte oltre il limite ma in quell'occasione la oss si era limitata a segnalare il fatto ai superiori affinché prendessero provvedimenti. La speranza era che un richiamo bastasse a placare il collega invaghito. Invece no. I loro rapporti, fino a quel momento cordiali, si sono inaspriti: il 55enne respinto si era ribellato a suon di sgarbi e cattiverie. Per poi tornare all'attacco, a detta della vittima. Ma la seconda volta la donna non ha avuto dubbi: è corsa sporgere denuncia ai carabinieri. Così il 55enne è finito a processo con l'accusa di violenza sessuale. Un reato su cui ieri mattina si è pronunciato il collegio del Tribunale di Treviso presieduto dal giudice Umberto Donà. La donna, che si è costituita parte civile, ha ottenuto nel frattempo il trasferimento in un'altra sede, più vicina a casa. Il legale dell'imputato, l'avvocato Giuseppe Lamedica, attende di leggere le motivazioni della sentenza, previste fra due mesi, per poi impugnare il verdetto in appello.
Mep

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Il Messaggero