OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
SIENA - Una banda al femminile, organizzatissima, con una leader quindicenne e almeno 10 ragazzine sottoposte con un obiettivo specifico: terrorizzare le coetanee nel centro storico della città toscana. Il gruppo delle mini bulle è stato scoperto dalla polizia, che ha eseguito dieci perquisizioni, a carico di altrettante ragazze, tutte di età compresa tra i quattordici e i quindici anni, indagate per atti criminali commessi, sia attraverso i social che fisicamente, in danno di giovani coetanee.
Roma, stuprata dal branco a 15 anni: violentata da un gruppo di amici a Pasquetta
Baby bulle, terrore seminato a Siena
Si divertivano offendendo e prendendo in giro le ragazzine coetanee, organizzavano appuntamenti per aggredire le compagne di scuola, con botte, schiaffi e sputi, e poi riprendevano i pestaggi con il telefonino e si vantavano mettendo i filmati online sui social. Era stata creata anche una chat WhatsApp denominata «baby gang», dove venivano postati i video delle aggressioni perpetrate «annientando - come scrive la Procura minorile - la reputazione delle vittime prescelte e accrescendo, allo stesso tempo, la forza intimidatrice del gruppo». Le indagini condotte dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Siena sono iniziate alla fine di dicembre dello scorso anno, a seguito della denuncia, sporta da una delle vittime, per le aggressioni subite nell'aprile 2021 e nell'ottobre 2021.
Baby bulle, le indagini
I successivi approfondimenti, portati avanti con una capillare attività investigativa, svolta documentando quanto riferito da vittime e testimoni e monitorando i social, hanno consentito di ottenere elementi per la identificazione - con ruoli e intensità diverse - delle appartenenti al gruppo criminale, resosi protagonista delle violenze fisiche e verbali verso le coetanee.
Rimini, uccide la moglie davanti ai nipotini e si costituisce: arrestato 62enne
Il centro di Siena nel mirino
I luoghi prescelti dalle mini bulle erano quasi tutti nel centro di Siena. Oltre all'area industriale dismessa di Taverne d'Arbia, vicino alla città, le ragazzine operavano in via della Vecchia, in un'area sotto la Fortezza Medicea da loro chiamata «Ring», in alcuni vicoli del centro storico, nel sottopassaggio degli autobus in piazza Gramsci e alla Galleria Metropolitan in Piazza Matteotti. La banda è andata, peraltro, «arricchendosi» nel tempo di «nuovi elementi», così come emerso da alcuni video analizzati dai poliziotti della Squadra Mobile. Gli investigatori hanno anche riscontrato che «alcune persecutrici sono diventate, a loro volta, vittime, nel momento in cui avrebbero deciso di prendere le distanze dalle condotte illecite».
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero