Paura ad Avellino. Tre bombolette di gas da camping sono state fatte esplodere da un disoccupato ad Avellino in prossimità del portone del palazzo vescovile;...
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È un disoccupato originario della provincia di Salerno, residente in Irpinia. Al momento dell'esplosione il vescovo, monsignor Arturo Aiello, era in sede. Si è detto «molto rammaricato» per l'episodio e si è accertato delle condizioni delle persone ferite. Sul posto gli agenti della Polizia scientifica, Vigili urbani e Vigili del Fuoco. Il sindaco, Gianluca Festa, si è recato nella Curia per manifestare solidarietà a monsignor Aiello e ai feriti.
Monsignor Arturo Aiello, dopo aver incontrato i feriti, ha poi raggiunto Caserta per un impegno pastorale. Il sottosegretario all'Interno, Carlo Sibilia, nel ringraziare la Polizia locale e la Questura di Avellino per la tempestività che ha consentito di individuare subito il responsabile, ha inviato un caloroso messaggio di solidarietà e vicinanza al vescovo e l'augurio di pronta guarigione ai feriti.
Emergono nuovi dettagli sull'autore dell'attentato al Palazzo Vescovile di Avellino. Si tratterebbe di un 43enne residente a Forino ( Avellino) e originario del salernitato. L'uomo sarebbe già noto alle forze dell'ordine e si tratterebbe di un frequentatore della mensa dei poveri di Avellino, diretta dalla Caritas. Dopo essere stato fermato da una pattuglia dei vigili urbani, con l'aiuto di alcuni passanti che avevano assistito alla scena, il 43enne è stato inizialmente condotto presso il Comando della Municipale e poi preso in custodia dagli uomini della Questura di Avellino. Ad inchiodare l'attentatore ci sarebbero alcune testimonianze dirette oltre ai filmati delle telecamere di sorveglianza presenti davanti al Palazzo Vescovile e in piazza Libertà. L'attentato sarebbe il gesto di uno squilibrato ma gli investigatori stanno verificando se l'uomo avesse avuto qualche contrasto con la Caritas nella frequentazione della mensa dei poveri.
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Il Messaggero