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Assume i connotati di una guerra aperta quella contro gli autovelox in Veneto, sabotati nelle ultime settimane da anonimi vandali soprattutto nel rodigino. Ora il tiro si è alzato pericolosamente. La notte scorsa sulla statale 307 del Santo, a Cadoneghe (Padova) qualcuno ha piazzato della miscela esplosiva alla base del pozzetto con i cavi elettrici collegati all'autovelox dei record - circa 24mila automobili pizzicate in un mese - e l'ha fatto saltare.
Autovelox da record, cosa è successo
La macchina elettronica e il tubo di sostegno sono rimasti in piedi: ma la deflagrazione ha scoperchiato il tombino in ghisa dei sottoservizi, producendo una fiammata che ha "cucinato" il rilevatore di velocità. Nelle ultime settimane gli agguati avevano preso di mira 4 autovelox in provincia di Rovigo, tagliati alla base con un flessibile. Uno di questi, a Bosaro, sulla statale 16, addirittura due volte. Ma i vendicatori delle macchinette fabbrica-multe hanno deciso con Cadoneghe di prendersi rischi penali maggiori.
Autovelox da 24mila multe fatto saltare in aria nel Padovano
Autovelox, indagini in corso
Sul fatto stanno indagando i Carabinieri.
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Autovelox saltato in aria, i nuovi limiti di velocità
Nel primo mese di attivazione l'impianto aveva registrato le immagini di circa 24mila auto oltre il limite, con multe a ripetizione. Si tratta di sanzioni da 180 euro, con decurtazione di tre punti dalla patente. E più di residenti di Cadoneghe sono spesso automobilisti che arrivano da più lontano, e percorrono la statale verso Padova per andare al lavoro. C'è chi ne ha collezionate anche 20-30, e spera quantomeno in una sanatoria da parte del sindaco, Marco Schiesaro. Che però alza le braccia, ricordando che l'autovelox in quel punto c'era anche in passato (multava però sopra il limite dei 70) e che è stato regolarmente autorizzato dal Prefetto, per prevenire l'alta velocità e gli incidenti. C'è un'ultima polemica. Gli automobilisti, sostenuti dalle associazioni di difesa del consumatore, sostengono che l'autovelox mancava dei cartelli verticali di avviso previsti per legge. Sui social è finita la foto degli operai del Comune che il 4 agosto - un mese e mezzo dopo la messa in funzione della macchinetta - affiggevano sotto il velox il cartello che invita a rispettare i 50 chilometri orari. «Era un cartello aggiuntivo rispetto alla segnaletica preesistente» la precisazione del sindaco
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