Asti, ragazzo di 13 anni morto a Capodanno: a ucciderlo una fucilata con una doppietta da caccia

Asti, 13enne morto a Capodanno: ad ucciderlo era stato un proiettile non un petardo
Non è stato un petardo, come sembrava in un primo momento, ma una fucilata con una doppietta calibro 12 a uccidere la notte di Capodanno ad Asti il 13enne Roudin...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Non è stato un petardo, come sembrava in un primo momento, ma una fucilata con una doppietta calibro 12 a uccidere la notte di Capodanno ad Asti il 13enne Roudin Seferovic. È quanto emerge dalle indagini dei carabinieri. L'esito dell'autopsia, disposta dalla procura di Asti, ha confermato la causa del decesso nella profonda emorragia all'addome provocata dalla ferita da arma da fuoco. La rosa ristretta dei pallini della cartuccia indica che lo sparo è avvenuto a distanza ravvicinatissima. Al momento non risultano indagati. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti resta quella di una tragica fatalità durante i festeggiamenti per l'arrivo del nuovo anno. 

Venezia, sorpresi a far festa in un capannone: 12 giovani multati

Una cinquantina di carabinieri del Comando provinciale di Asti ha effettuato una serie di perquisizioni al campo nomadi di via Guerra, dove la vittima viveva con la famiglia e dove si è consumata la tragedia. Il tredicenne, secondo diverse testimonianze, stava giocando quando è stato colpito dalla fucilata i cui effetti sono stati scambiati in un primo momento per un grosso petardo. Trasportato all'ospedale Cardinal Massaia di Asti, è arrivato già in arresto cardiaco e a nulla sono valsi gli sforzi dei sanitari per salvargli la vita. Il ragazzo, come annunciato da Carla Osella, presidente nazionale Aizo (Associazione Italiana Zingari Oggi), sarà sepolto con rito musulmano al cimitero di Asti. 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero