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La più grande collezione d’arte privata della storia andrà all’asta mercoledì prossimo da Christie’s e dovrebbe raggiungere il record di un miliardo di dollari, che andranno tutti in beneficenza. Le opere appartenevano a Paul Allen, che fondò nel 1975 Microsoft insieme a Bill Gates. Allen, morto quattro anni fa per un linfoma, era nel 2010 la 37esima persona più ricca del mondo, con un patrimonio di 13,5 miliardi di dollari, e si era impegnato a lasciare quasi tutta la sua fortuna in opere di bene o per la salvaguardia dell’ambiente.
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I CAPOLAVORI
Nel corso degli anni, senza avvalersi dei consigli degli intermediari come fanno di solito i miliardari, Allen aveva acquistato personalmente oltre 150 capolavori di varie epoche che hanno formato una collezione davvero ammirevole. Vi si trovano opere di Paul Cézanne, Georges Seurat, Gustav Klimt, Botticelli, Renoir, David Hockney, Roy Lichtenstein, Francis Bacon, Lucian Freud, Gauguin, Renoir, Rothko, Hopper, Calder, Hockney e Turner. Secondo Christie’s l’asta sarà la più memorabile della storia ed eclisserà i 992 milioni di dollari della collezione Macklowe nel maggio scorso. Harry Macklowe, costruttore di New York, aveva dovuto vendere i suoi quadri per il costoso divorzio dalla moglie Linda.
I proventi dell’asta di Allen, organizzata dalla sua Fondazione, andranno invece come lui ha stabilito a salvare specie in via di estinzione, ad aiutare la ricerca sulle nuove tecnologie e a finanziare progetti per lo studio dei fondali oceanici.
Molti dei quadri che andranno all’asta valgono più dello yacht. La Montagne Sainte-Victoire di Cézanne sarà battuta per almeno 100 milioni. Nel catalogo, al lotto numero 8, c’è Les Poseuses, Ensemble, (Petite version), un dipinto del 1888 di Georges Seurat, valutato 100 milioni. Il quadro è davvero molto piccolo ed è stato calcolato che valga 100.000 dollari a centimetro quadrato. C’è un Gauguin a 90 milioni, un altro Cézanne a 120 milioni, un Klimt a 90, un Van Gogh a 100, un Lucian Freud a 75, un Manet a 45 e un Monet a 60. Per riscaldare la platea dei compratori ci sono i quadri di Georgia O’Keeffe offerti a soli 6 milioni.
L’INVESTIMENTO
Molti miliardari stanno mandando loro emissari a New York per aggiudicarsi qualche lotto. Nel momento in cui le borse scendono, l’inflazione cresce e la guerra continua, l’investimento in opere d’arte è considerato uno dei modi migliori di usare i propri soldi. Il gallerista di Madison Avenue Christophe Van de Weghe stima che ci siano nel mondo almeno 300 persone molto ricche disposte a spendere 120 milioni per un quadro. «Quando hai a che fare con la qualità – ha detto a Bloomberg -, ci sono sempre abbastanza miliardari a comprare». Lui farà offerte per almeno sei o sette dei lotti, per sé o per conto dei clienti. «Molti di questi dipinti non si trovano più sul mercato. Le stime sulla maggior parte delle opere sono relativamente basse e sono fatte per vendere». L’asta comincerà alle 19 al Rockefeller Center e durerà due ore. Lì nei pressi, sulla 5a e la 6a Avenue, non mancano i ristoranti di lusso dove stappare subito dopo una buona bottiglia.
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