Ardea, ritrova il padre dopo 20 anni grazie a Facebook: la storia di Lorenzo Mijay

Ardea, grazie ai social ventenne ritrova il padre che non ha mai conosciuto: la storia di Lorenzo
Grazie ai social  Lorenzo Mijay, 20 anni, ha ritrovato suo papà che non aveva mai conosciuto e di cui sapeva solo il nome di battesimo. Peraltro italianizzato. ...

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Grazie ai social  Lorenzo Mijay, 20 anni, ha ritrovato suo papà che non aveva mai conosciuto e di cui sapeva solo il nome di battesimo. Peraltro italianizzato.

Lorenzo, nato all'ospedale Grassi di Ostia il 16 marzo 2002, ha perso prestissimo la mamma Patricia di Lupus. Il papà non lo aveva potuto riconoscere perché, alla nascita di Lorenzo, era illegale sul territorio italiano. «Cerco mio padre, lui è romeno ma vive a Pomezia, si chiama Manolo, non so il suo cognome».

Del papà, Lorenzo ha solo una foto scattata nella casa che condivideva con la compagna sul lungomare di Ardea. Da piccolo Lorenzo è stato adotatto e del papà ha perso ogni traccia. L'appello è stato condiviso centinaia di volte dalla pagina Facebook "Ti cerco", appelli di persone che cercano le loro origini e i propri cari.


Nonostante ora il 20enne viva in Sudamerica, è rimasto in contatto con la signora Lucia, che vive ad Ardea e che ha suggerito al ragazzo di rivolgersi al mondo social per trovare il papà.
Il tam tam è stato provvidenziale. Tanto che in questi giorni è arrivata la notizia: Lorenzo ha trovato il papà. Fondamentali sono state le condivisioni fatte da due donne di Ardea di origine romena, Dora e Tuka, che hanno condiviso il post in alcuni gruppi social della Romania.
Lorenzo ha scoperto che il padre non abita più ad Ardea, ma è tornato in Romania, nella città di Uricani. E che non si chiama Manolo, ma Manole, nome comune nel sud della Romania, come suggerivano alcuni utenti social che sospettavano l'uso di un tale nome per una persona di quel paese. Anche questo è stato un suggerimento positivo, perché ha aiutato a restringere il campo. Anche in considerazione del fatto che di Manole non si conosceva il cognome.


«Ci ha contattati prima un signore che lo conosceva, poi una amministratrice del gruppo della Romania, il signore ha poi passato su nostra richiesta al padre l'appello, il signore ha parlato con padre, poi il ragazzo ci ha scritto che si sono sentiti: è una gioia per tutti voi che aiutate», scrive sulla stessa pagina un referente del gruppo social, che ringrazia una signora rumena che ha fatto da interprete e a un uomo, amico di Manole, che ha intercettato il messaggio Facebook avvertendo il diretto interessato. «Non è stato facile perché sia padre che figlio vivono in paesi molto lontani tra loro», conclude.


Per ora Lorenzo e Manole hanno potuto riabbracciarsi solo virtualmente, con una videochiamata. Lorenzo ha scoperto di avere una sorella più piccola e una più grande, Georgiana Lobont, cantante romena e influencer da un milione di follower. Una sorpresa inaspettata ma anche una gioia nell'aver ritrovato un pezzo di famiglia.


«In fondo Facebook non è così male, basta usarlo con amore e tutto può succedere», ha commentato una utente, Katia. Lorenzo e Manole hanno ancora tanto tempo davanti a loro e potranno usarlo per recuperare questi vent'anni persi e costruire un rapporto. Finalmente, una storia a lieto fine.


 

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Il Messaggero