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Anna Scala, uccisa ieri a coltellate a Piana di Sorrento, aveva denunciato il suo ex due volte: il 24 luglio ai carabinieri di Massa Lubrense, il giorno dopo ai carabinieri di Piano di Sorrento. È quanto emerge dopo il fermo per omicidio premeditato del suo ex, il 54enne Salvatore Ferraiuolo, che non era sottoposto ad alcuna misura cautelare.
Le denunce
Anna aveva presentato due denunce, e non una come appreso nei primi momenti dopo l'omicidio, contro il suo assassino. La donna, che con l'uomo non aveva figli, si era traferita momentaneamente da sua madre visto che la situazione era diventata insostenibile.
Cosa era successo
L’ha attesa sotto casa della sorella, ha aspettato che si avvicinasse alla sua auto e poi ha estratto un coltello da cucina, colpendola più e più volte. Poi si è dato alla fuga, ha tentato il suicidio, prima di essere raggiunto dai carabinieri e di confessare il delitto. Lei lo aveva denunciato per maltrattamenti in famiglia meno di tre settimane fa e lui non aveva accettato la fine della relazione. Il più atroce e, purtroppo, più classico dei femminicidi si è verificato all’ora di pranzo di ieri, in via San Massimo, stradina nella zona collinare di Piano di Sorrento. Zona tranquilla, residenziale, solitamente silenziosa. Un silenzio che ieri verso le 13 è stato improvvisamente rotto dalle urla di disperazione e di dolore di Anna Scala, 56 anni, parrucchiera a domicilio residente nella frazione Moiano di Vico Equense. Ad accoltellarla è stato il suo ex compagno Salvatore Ferraiuolo, 54enne che lavora in una pescheria lungo Corso Italia, a Sorrento: assistito dall’avvocato Gabriele Cimmino, ha confessato il delitto al magistrato che lo ha interrogato nel tardo pomeriggio. Grazie ad indagini lampo, i carabinieri lo hanno rintracciato e catturato poco dopo la fuga a Sant’Agnello, in località Colli Fontanelle.
Il Messaggero