Anas, dopo l'ad Armani si dimettono anche tutti i componenti del cda

Anas, dopo l'ad Armani si dimettono anche tutti i componenti del cda
Anas volta pagina e, dopo il terremoto al vertice, i riflettori già si puntano sulle nuove nomine del cda che potrebbero avvenire già la settimana prossima. Le...

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Anas volta pagina e, dopo il terremoto al vertice, i riflettori già si puntano sulle nuove nomine del cda che potrebbero avvenire già la settimana prossima. Le dimissioni annunciate ieri di Gianni Vittorio Armani, alla guida della società delle strade da oltre tre anni, non sarebbero state, secondo quanto riferiscono fonti vicine al dossier, un fulmine a ciel sereno ma maturate da tempo, come del resto ieri sera ha sottolineato l'Anas nella sua nota, a fronte del mutato orientamento del Governo sulla fusione Fs-Anas. Operazione, questa, di cui Armani, per il quale la priorità da perseguire ers l'autonomia finanziaria di Anas, era stato, appunto, uno dei principali protagonisti. E lo stesso manager, con il nuovo corso del governo gialloverde, aveva, a suo tempo dichiarato, che era «giusto che il ministro si ponga domande sui costi-benefici di operazioni pregresse che impattano sul futuro del paese ed è legittimo che decida di conseguenza». Il dado, Armani, l'ha tratto ieri con la comunicazione delle sue dimissioni al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, e poi a Gianfranco Battisti, amministratore delegato del gruppo Fs, azionista al 100% di Anas. Subito dopo, a valle delle dimissione di Armani, riferiscono le stesse fonti, si sono dimesse le due consigliere di amministrazione espressione delle Fs, Vera Fiorani e Antonella D'Andrea, con la conseguente decadenza del consiglio di amministrazione della società, composto da cinque membri. A dimettersi somo poi stati il presidente Ennio Cascetta e la consigliera Cristiana Alicata. Il cda di Anas era stato rinnovato per tre anni nello scorso gennaio dopo il passaggio della società della strade alle Ferrovie. Ora, si attendono a breve le decisioni dell'azionista e, spiegano ancora le fonti interpellate, il nuovo board, condiviso con i ministri competenti, sarà espressione dell'azionista Fs.
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Il Messaggero