“La giustizia è stata sospesa, vi è in atto una interruzione di pubblico servizio, che non può essere giustificata dalla pandemia. Tutti i settori si...
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“I cittadini sono diventati numeri e gli avvocati ospiti dei tribunali. Non si è fatto nulla per prevedere locali diversi e disciplinare il regolare svolgimento delle cause – prosegue Gassani - . Come Presidente nazionale di una grande Associazione Forense, come l'AMI, riconosciuta dal CNF, non posso tollerare questo sfacelo della giustizia. Non posso tacere. Per fortuna molti magistrati sono dalla nostra parte, ma altri, da servitori dello Stato ne sono diventati i "padroni". E questo non può essere consentito”.
“E' contro questo eccesso di potere che bisogna combattere senza indugio, perché qui sono in gioco la democrazia e la Costituzione – conclude Gassani - . Si torni immediatamente tutti a lavorare nel settore della giustizia, si trovino soluzioni alternative ai tribunali, si reperiscano altri spazi, si facciano i processi anche il sabato. Ma si torni a fare il proprio dovere e servire lo Stato e il popolo se si vuole ricevere il lauto stipendio! Siamo già fuori tempo massimo.
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Il Messaggero