I 700 addetti alle consegne in appalto per Amazon in Lombardia hanno incrociato le braccia per protestare contro i carichi e le condizioni di lavoro, con un «impatto...
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Aereo Amazon Prime Air precipita nella baia di Houston: tre morti
A protestare, sotto la sede di piazza 25 aprile, circa un centinaio di driver, denunciando i vettori che «spremono i dipendenti per consegnare tutto ciò che gli è stato assegnato anche quando il furgone è colmo di pacchi, senza prendere in considerazione le condizioni meteo, la lunghezza dei tragitti e il traffico».
«Questi lavoratori - ha spiegato - chiedono di applicare un accordo che prevede la timbratura e condizioni di lavoro meno pesanti e Amazon dovrebbe assumersi la responsabilità di far sì che le condizioni di chi lavora riguardino anche lei e, se non ha niente da nascondere, apra una trattativa». Una trattativa che - ha precisato Amazon - è stata avviata da Assoespressi, che rappresenta le aziende da cui dipendono gli autisti, di cui la Multinazionale intende «rispettare l'indipendenza». L'Azienda precisa di richiedere già oggi ai fornitori il rispetto del «Codice di Condotta di Amazon» e «garantire che gli autisti ricevano compensi adeguati, siano trattati con rispetto, si attengano a tutte le normative vigenti e al codice della strada, e guidino in modo sicuro». Secondo l'Azienda «circa il 90% degli autisti termina la propria giornata di lavoro prima delle 9 ore previste e nel caso in cui venga richiesto straordinario, viene pagato il 30% in più come previsto dal contratto nazionale». Amazon poi attua «un programma di audit», da cui «risulta che i pagamenti degli stipendi sono effettuati in maniera regolare». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero