È allarme aggressioni agli operatori sanitari della Croce Rossa, e dai dati emerge che «un'aggressione su tre avviene da parte del branco e contro...
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I DATI
Ecco quanto emerge dal primo semestre di raccolta dati dell’Osservatorio, un form anonimo mediante il quale tutti i volontari CRI possono denunciare casi di aggressioni, fisiche e/o verbali all’Associazione: quasi metà delle aggressioni sono fisiche (42% delle denunce pervenute) e non limitate all’insulto o all’invettiva; quasi metà delle aggressioni avviene in strada (47% delle denunce pervenute); più di un’aggressione su tre (35% delle denunce pervenute) è stata compiuta da persone non direttamente coinvolte nel soccorso (no utente, no parente o amico dell'assistito); più di una su quattro è ad opera del “branco” (28% delle denunce pervenute).
«Dal 2017 - dice Rosario Valastro, vicepresidente Nazionale della Croce Rossa Italiana - Croce Rossa italiana aderisce alla campagna internazionale #NotATarget, nell’ambito della più ampia iniziativa “Health Care in Danger”, lanciata dal Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) a seguito dell’uccisione di alcuni volontari in Afghanistan, in Nigeria e in Siria.
Il Messaggero