A1, camionista eroe: aiuta automobilista fermo sulla corsia di emergenza ma viene investito e ucciso

A1, camionista eroe: aiuta automobilista fermo sulla corsia di emergenza ma viene investito e ucciso
Sarà ricordato, senza dubbio, come un eroe. Antonio De Luca, camionista residente a Polvica e nativo di Nola, ha salvato una vita umana senza pensarci su nemmeno un attimo:...

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Sarà ricordato, senza dubbio, come un eroe. Antonio De Luca, camionista residente a Polvica e nativo di Nola, ha salvato una vita umana senza pensarci su nemmeno un attimo: si è fermato, intorno alla mezzanotte, al chilometro 673 sull'A1 nel tratto tra Cassino e San Vittore in direzione sud, per prestare soccorso ad un pensionato di 68 anni che a bordo di una Yaris stava facendo ritorno in Calabria, paese di residenza, Vibo Valentia

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La vettura dell'uomo era bloccata nella corsia di emergenza ed il camionista di San Felice a Cancello, che lavorava per un'azienda di corrieri che opera per conto di Poste Italiane, ha quindi evitato che lo stesso venisse travolto. Quando si è reso conto dell'arrivo della cisterna ha spinto l'anziano oltre la sua auto, ma lui è stato centrato in pieno dal camion impazzito, che si è a sua volta ribaltato più volte. A perdere la vita anche il conducente della cisterna, residente nella provincia di Perugia.

Secondo una prima ricostruzione pare che quest'ultimo abbia avuto un malore alla guida. La scena che si è presentata davanti ai primi soccorritori è stata drammatica e per poter prestare aiuto a chi era incastrato tra le lamiere, è stato necessario l'intervento di più squadre dei vigili del fuoco oltre che ambulanze e medici. Sul posto, per i rilievi del caso e per ricostruire la dinamica, gli agenti della Polstrada, che hanno riaperto il tratto solo dopo diverse ore. 

De Luca lascia la moglie, Antonietta, e tre figli. Il 51enne, molto conosciuto anche nella zona di Cancello Scalo, faceva la spola quasi ogni giorno tra Roma e Napoli. In molti lo ricordano come una persona dedita al lavoro, dal cuore grande. Numerosi i messaggi che, da ieri mattina, appena si è diffusa la notizia nella Valle di Suessola, hanno intasato i social per ricordare Antonio e per dimostrare la vicinanza alla famiglia.

Gli amici di sempre, quelli del bar di Polvica, molto frequentato da Antonio sono scioccati. «Mai dimenticheremo la tua voglia di vivere, il tuo spirito battagliero e, soprattutto, la grande passione che aveva per le auto e i camion», ha dichiarato Giuseppe con gli occhi pieni di lacrime. Lo stesso anche per diversi compagni della zona. «Antonio non si lamentava mai del suo lavoro e ci dava sempre il coraggio di lottare e andare avanti. Il suo sorriso accompagnava molto spesso anche qualche gita fuori porta», dice Franco. A ricordarlo alcuni amici di un circolo ricreativo. «Era sorridente, amava la vita e non si abbatteva: tutto questo ricorderemo di te, amico di una vita», scrive Mattia in un post sui social.  

La vittima è stata trasferita dai sanitari dall'ambulanza del 118, all'obitorio dell'ospedale Santa Scolastica di Cassino dove è a disposizione del magistrato di turno presso la Procura, Chiara D'Orefice, che dovrà stabilire se predisporre o meno l'autopsia. I familiari di Antonio, immediatamente allertati, sono partiti all'alba per Cassino.


La salma potrebbe essere rilasciata oggi ma è tutto ancora in dubbio. Molte le persone che nella giornata di ieri hanno affollato l'esterno della sala mortuaria del nosocomio ciociaro. Occhi pieni di lacrime e qualche urlo disperato: la moglie ha addirittura avuto un malore ed è stata soccorsa non riportando però grosse conseguenze. La famiglia di Antonio tredici mesi fa ha dovuto fare i conti con un altro grosso lutto. Il cugino Aniello è deceduto in un incidente stradale.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero