Ai microfoni della webtv del Messaggero, Giuseppe Battiston racconta “Zoran il mio nipote scemo”, l’irresistibile opera prima di Matteo Oleotto, attesa nei...
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Il protagonista. Battiston (attualmente nelle sale anche con “La prima neve” di Segre) interpreta un balordo, un uomo inaffidabile e scorbutico, buono solo ad alzare il gomito e a tentare vanamente di riconquistare la ex moglie. Si sveglia dal suo torpore esistenziale quando all’improvviso compare un nipote sconosciuto, che proviene dalla vicina Slovenia, parla un bizzarro italiano aulico imparato sui libri ed è bravissimo al gioco delle freccette. Battiston crede di poterlo sfruttare per vincere un torneo internazionale e cambiare finalmente la sua vita, ma le cose non andranno come previsto…
Alcol. Tra i protagonisti del film c’è anche il vino che accomuna i vari personaggi, legati tutti alla bottiglia. «Il vino fa parte della cultura del Nordest - spiega Battiston, rimasto legato alle sue origini e alla sua identità di friulano - perché non se ne può fare a meno, è un bagaglio che per fortuna ti porti dietro per tutta la vita». L’attore ha appena finito di girare “Pizza e datteri” del regista curdo Fariborz Kamkari, una storia d’amore prodotta da Adriana Chiesa e ambientata a Venezia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero