Stamina, riprendono le cure all'ospedale di Brescia. Infusione di staminali sul piccolo Federico

Stamina, riprendono le cure all'ospedale di Brescia. Infusione di staminali sul piccolo Federico
Sono ricominciate stamani le cure con cellule staminali secondo il metodo Stamina agli Spedali Civili di Brescia. Marino Andolina, vicepresidente di Stamina Foundation, ha...

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Sono ricominciate stamani le cure con cellule staminali secondo il metodo Stamina agli Spedali Civili di Brescia. Marino Andolina, vicepresidente di Stamina Foundation, ha effettuato un'infusione di staminali sul piccolo Federico, bambino marchigiano di tre anni affetto dal morbo di Krabbe, per cui il tribunale di Pesaro ha deciso la ripresa della terapia.




«Abbiamo fatto tutto, senza problemi», ha detto Andolina, vice presidente di Stamina Foundation, che ha eseguito la procedura sul bimbo affetto da morbo di Krabbe.



Quella di oggi è la prima infusione da marzo, dopo l'inchiesta della Procura di Torino che ha iscritto nel registro degli indagati 20 persone, tra le quali il fondatore di Stamina Davide Vannoni, il suo vice Andolina e cinque dipendenti degli Spedali civili di Brescia.



La decisione è arrivata ieri al termine di un'altra giornata convulsa all'ospedale bresciano. In mattinata Andolina, nominato dal giudice del tribunale di Pesaro "ausiliario" con l'incarico di trovare agli Spedali civili di Brescia medici disposti a praticare il trattamento Stamina, aveva minacciato di chiamare i carabinieri qualora gli fosse stato impedito di praticare la terapia sul piccolo Federico.



Solo dopo un incontro con la direzione generale dell'azienda ospedaliera bresciana Andolina, che aveva disposto un ordine di servizio per tre medici del Civile incassando altrettanti no, ha annunciato la ripresa delle somministrazioni.



Nel frattempo il direttore generale degli Spedali civili di Brescia Ezio Belleri ha annunciato di aver presentato un esposto al Procuratore generale della Corte di Cassazione per «evidenziare la situazione di grave difficoltà nella quale l'azienda si trova da tanti mesi. Auspichiamo ha aggiunto Belleri - che questo possa essere un elemento che contribuisca a risolvere la situazione difficile nella quale ci troviamo».



Come spiegato da Belleri alla commissione Sanità del Senato lo scorso 2 aprile, «i pazienti in lista d'attesa sono 147, i ricorsi totali sono 519 e quelli respinti sono 160».



Ieri genitori del piccolo Federico avevano lanciato un appello tramite Facebook per trovare i medici necessari per effettuare le infusioni secondo il metodo Stamina, che molti medici si sono rifiutati di fare.

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Il Messaggero