Il Csm torna a occuparsi dello scontro alla procura di Milano. Il Comitato di presidenza ha assegnato alla Settima Commissione il nuovo esposto presentato dal procuratore aggiunto...
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L'esposto dell'aggiunto milanese è legato alle ultime disposizioni impartite da Bruti sul coordinamento dell'inchiesta sulla "Piastra", di cui Robledo è coassegnatario, aperta più di un anno fa e riassegnata ai pm Roberto Pellicano, Paolo Filippini e Giovanni Polizzi. Con una circolare il procuratore, lamenta Robledo, gli ha vietato di partecipare agli interrogatori di Angelo Paris e Antonio Rognoni, rispettivamente ex manager di Expo2015 spa e dg di Infrastrutture Lombarde; con lo scopo non di delegare gli atti ai tre sostituti, ma «di escludere me».
«Non c'è invero - ha scritto Robledo - nessuna ragione per cui io non possa partecipare a quegli atti, rispetto ai quali sono, anzi, in grado di garantire l'essenziale patrimonio conoscitivo che consente la migliore comprensione della vicenda processuale, essendo stato titolare fin dalla sua origine». Per questo l'iniziativa di Bruti «è viziata da una palese illegittimità».
Appena 15 giorni fa il Csm fa ha archiviato il primo esposto con cui Robledo aveva accusato Bruti di irregolarità nell'assegnazione di fascicoli delicati, pur disponendo l'invio di alcuni atti ai titolari dell'azione disciplinare. In quel caso a occuparsene erano state due Commissioni, la Settima (competente sull'organizzazione degli uffici giudiziari) e la Prima (che invece si occupa dei trasferimenti d'ufficio dei magistrati). Oltre che da Robledo il nuovo intervento del Csm era stato sollecitato nei giorni scorsi dal togato di Magistratura Indipendente, Antonello Racanelli.
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Il Messaggero