Garcia: «Era importante vincere ora vediamo cosa fa la Juventus»

Garcia: «Era importante vincere ora vediamo cosa fa la Juventus»
Missione compiuta. Altra vittoria, altri tre punti in classifica, pressione domenicale su Juventus e Napoli. La Roma, però, contro il Bologna ha rischiato troppo, specie nella...

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Missione compiuta. Altra vittoria, altri tre punti in classifica, pressione domenicale su Juventus e Napoli. La Roma, però, contro il Bologna ha rischiato troppo, specie nella seconda parte della gara, quando non è riuscita a segnare il gol della tranquillità dando così coraggio alla modesta squadra di casa. Rudi Garcia dimostra lucidità. «È stata una vittoria importantissima e ciò che ci interessava era vincere. Nel primo tempo la partita l’abbiamo gestita bene, nel secondo tempo abbiamo avuto tante occasioni ma non abbiamo concretizzato e abbiamo subito troppo», la sua analisi.


«Benatia ha detto che è mancata un po’ di cattiveria, va bene, ma soprattutto penso di essere più consapevole che abbiamo una cosa meravigliosa da giocarci: questo è quello che la squadra deve capire».



«IL LAVORO NON MANCA»


E ancora: «Dobbiamo dare tutto sul campo e pensare alla squadra, dare tutto se stessi e lavorare, perché questo rende tutto più facile». Parole che sembrano suonare come un richiamo verso chi, ieri sera, ha pensato un po’ troppo alla gloria personale. Gli attaccanti, forse. «Bisogna lavorare con una prima linea difensiva che dà tutto. Anche se so che è difficile, che si può essere stanchi ma sappiamo che è importante farlo. Abbiamo vinto, ma si può sempre migliorare dopo una vittoria così. Una vittoria importante per far crescere il gruppo». Si parla di Gervinho, poi. «Può darsi che sia un po’ stanco, ha fatto tante corse. Ma quando vinciamo uno a zero è il giocatore che ha corso più di tutti per noi. Sostituirlo non era la scelta giusta con tutti quelli spazi. L’abbiamo visto giocare sempre molto sicuro, è sempre una questione di scelte là davanti». E il derby di Torino? «In un derby può succedere tutto, non c’è più un livello differente tra le due squadre ma solo l’orgoglio di vincere e di non perdere. Momento decisivo del campionato? Penso che ogni momento e ogni gara della stagione siano importanti. Adesso possiamo vedere le altre partite serenamente. In trasferta, contro una squadra che si deve salvare, è sempre difficile vincere. Nel secondo tempo ci sono cose che possiamo migliorare ma con questa squadra sono tranquillo: i miei ragazzi danno sempre il meglio. Io sono motivato al 100%, so che non ci sono gare facili. Ho anche la fortuna di avere uomini e giocatori d’esperienza e carisma che guidano gli altri. Forse c’è qualcosa di grande da centrare a fine stagione, non bisogna mollare». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero