ROMA La gente vorrebbe restare all'Olimpico, dopo il 3 a 1 all'Atalanta e i 79 punti in classifica. La notte è magica e si conclude sulle note di Roma Capoccia. Cantano i...
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AUTENTICA ESIBIZIONE
La Roma offre il meglio di sè, senza risentire dell'emergenza prevista. Sono sette gli assenti: Balzaretti, Benatia, Torosidis, Strootman, Pjanic, Florenzi e Destro. Contano loro ma solo per far capire che anche i panchinari funzionano. Lo show di assoluta qualità e di grande intensità trascina il pubblico e cancella l'Atalanta con il suo 4-4-2. Funziona la difesa, per la prima volta esclusivamente brasiliana, con Maicon, Toloi, Castan e Dodò. Una linea già provata per metà ripresa contro il Torino, ma con Bastos e non Dodò sulla corsia di sinistra. Per attaccare e vincere, con due fluidificanti sui lati a soffiare forte nelle vele giallorosse. L'aggressività e l'equilibrio insieme. Con De Rossi, il migliore, a fare da terzo stopper e al tempo stesso regista arretrato, Nainggolan e Taddei per il pressing alto e le rincorse in copertura.
Davanti le accelerazioni insistenti di Gervinho, le giocate sontuose di Totti e i colpi di genio di Ljajic. Il capitano inventa per gli altri, dedicandosi alla squadra. E lascia il gol del vantaggio a Taddei, seconda rete casalinga di fila e sempre sotto la Sud, su assist in acrobazia di Dodò. Ljajic raddoppia prima dell'intervallo. Gervinho per Totti che inventa il pallonetto per De Rossi che consente al serbo di tornare a festeggiare.
TUTTI PER TOTTI
Il capitano entra anche nell'azione della terza rete, scaricando al centro su Ljajic che imbuca per l'undicesimo gol stagionale di Gervinho, l'ottavo in questo torneo. La Roma non sembra mai sazia, nemmeno con uno scarto ambio e rassicurante. Il serbo prende pure il palo, l'ivoriano si pappa un gol grande così, taddei per poco non firma una doppietta quasi storica. Quando esce Totti è standing ovation. Interminabile e interrotta solo dal gol di testa di Migliaccio. Applausi pure per Ljajic che riceve l'abbraccio di Garcia. Pace per le telecamere e per la Roma seconda. A fine stagione club, tecnico e giocatore tireranno le somme. Chissà se per continuare insieme.
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Il Messaggero