Al momento, come dimostrano le votazioni in Senato sulla legge elettorale, il patto tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi regge. Il segno che l'incontro di ieri tra il premier...
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E' il caso di Giuliano Amato e Pier Ferdinandi Casini, ma anche di Anna Finocchiaro, Piero Fassino e Paolo Gentiloni. Anche se Berlusconi, d'intesa con l'ex nemico Angelino Alfano, continua a invocare un moderato al Quirinale. Si vedrà.
Ormai al D-day manca poco più di una settimana. E chi conosce bene Renzi sa che il suo sogno, anche per evitare di ritrovarsi precipitato in un Vietnam parlamentare, sarebbe quello di eleggere il capo dello Stato alla prima votazione giovedì 29. Poi, più realisticamente, viste le divisioni in Forzs Italia e il Pd, il premier si sta attrezzando per chiudere la partita alla quarta, quando basterà la maggioranza assoluta dei grandi elettori: 505 voti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero