Quattro candidati impresentabili in Puglia e nessuno in Liguria: questo il primo verdetto prodotto dal lavoro della Commissione parlamentare Antimafia sulle candidature per le...
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Dal primo screening sui dati arrivati dalle prefetture, non ve ne sarebbero in Veneto, Marche, Toscana, Umbria, mentre ve ne sarebbero in Campania (si parla complessivamente di 12-13 nomi) ma ritardi nell'arrivo delle liste (alcuni parlamentari hanno parlato di «sciatteria» da parte di organi periferici del Governo) hanno reso impossibile alla Commissione Antimafia completare il lavoro.
La nota ufficiale della Commissione Antimafia - oggi l'ufficio di presidenza è stato riunito per quasi tre ore - parla di lavoro completato in Puglia e Liguria e di dati ancora parziali che riguardano la Campania e le altre regioni. Intanto un primo terremoto la pubblicazione dei quattro nomi dei pugliesi impresentabili - Giovanni Copertino (Forza Italia, circoscrizione Bari); Fabio Ladisa (Popolari per Emiliano,circoscrizione Bari); Massimiliano Oggiano (Oltre con Fitto, Schittulli presidente, circoscrizione Brindisi) e Enzo Palmisano (Movimento politico per Schittulli, area popolare, circoscrizione Brindisi) - lo ha provocato: il candidato alla poltrona di governatore in Puglia del Pd Michele Emiliano, ha chiesto al coordinatore della lista UDC, Realtà Italia, Centro Democratico di ritirare il candidato Ladisa dalla competizione elettorale.
Diverse le valutazioni del lavoro fatto dalla Commissione Antimafia dentro il Pd. Il capogruppo del Pd in Commissione, Franco Mirabelli parla di «lavoro importante» e invita a «riflettere se siano sufficienti le 48 ore date alle Commissioni elettorali per valutare le liste»; concorda con questa valutazione il Pd Davide Mattiello, il quale sottolinea come sia stato segnato «un punto di non ritorno: un precedente che non potrà più essere ignorato, dal momento che è stato dato concretamente seguito al codice di autoregolamentazione votato da tutti i partiti che impone di non candidare persone rinviate a giudizio e comunque sottoposte a procedimenti penali per fatti riguardanti mafia e corruzione».
Diversa l'opinione della senatrice Pd Rosaria Capacchione, che ha avuto parole di fuoco contro gli «impresentabili» nelle scorse settimane. Per Capacchione «il lavoro della Commissione Antimafia non è comunque sufficiente, anche perchè la Commissione indica solo criticità di tipo giudiziario: è dunque un lavoro parziale».
Parole dure sono arrivate invece dai Cinque Stelle e da Sel. «Abbiamo assistito a una pantomima: gli unici a chiedere la pubblicazione immediata dei nomi di impresentabili raccolti finora siamo stati noi e il vicepresidente della Commissione Antimafia Claudio Fava.
Il Messaggero