Che afa che fa. Ed ecco, puntuale come il Tg, che si apre e dilaga la stagione dei bagni e dei tuffi nelle fontane storiche. Nessuna esclusa. Con preferenze per la Barcaccia di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Non manca il danneggiamento, lo scempio, il danno vandalico. Ciò che non è consentibile è lo sguazzare qualche volta discreto, per lo più chiassoso, volgare, oltraggioso. Sarebbe interessante osservare gli stessi turisti a casa loro, a Berlino, a Parigi, a Londra, a Washington. Scommettiamo? Non gli verrebbe neppure in mente. Ma certi romani non sono da meno, sia chiaro. Chissà perché a Roma sembra tutto consentito, quasi autorizzato, comunque non punito. Eppure esistono per i trasgressori le multe (salate) e i cartelli (di divieto), allegramente inosservati.
Che cosa manca, allora? La deterrenza. Lo ammette, flebilmente, anche l'assessore Giovanna Marinelli, assessore alla cultura e al turismo, arrendevole e quasi rassegnata. Promette azioni severe e un kit per spiegare ai turisti come comportarsi civilmente. C'è nell'aria della Capitale qualcosa di sottilmente velenoso che sembra autorizzare chiunque a comportarsi come a casa sua neppure di sognerebbe. E se mettessimo un po' di vigili a scatenare una pioggia di multe sacrosante? Che ne dice, assessore?
paolo@graldi.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero