La Corsa all'Oscar per il miglior film straniero prosegue per l'Italia con La grande bellezza di Paolo Sorrentino, che è entrato nella prima shortlist di nove titoli,...
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Questo nuovo importante risultato per Sorrentino si aggiunge ai tanti raccolti nelle ultime settimane: il trionfo agli European Film Awards (miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura, miglior attore protagonista per Toni Servillo e miglior montaggio); le candidature agli americani Golden Globe e Indipendent Spirit Awards come Best international film e ai britannici Bifa (British Independent Film Award); le tre nomination ai London Critics' Circle Film Awards e quella come miglior film in lingua straniera ai Critics' Choice Movie Awards. Insieme a La Grande bellezza, che debuttato quest'anno in concorso al Festival di Cannes, sono ancora in gara per l'Oscar come miglior film straniero anche The Broken Circle Breakdown (Belgio) di Felix van Groeningen; An Episode in the Life of an Iron Picker (Bosnia Herzegovina) di Danis Tanovic; The Missing Picture (Cambogia) di Rithy Panh; Il sospetto (Danimarca) di Thomas Vinterberg; Two Lives (Germania) di Georg Maas; The Grandmaster (Hong Kong) di Wong Kar-wai; The Notebook (Ungheria) di Janos Szasz; Omar (Palestina) di Hany Abu-Assad. Non mancano gli esclusi eccellenti come Il passato dell'iraniano Asghar Farhadi, già vincitore della statuetta nel 2012 con Una separazione; il romeno Il caso Kerenes di Calin Peter Netzer; Gloria del cileno Sebastian Lelio e il saudita La bicicletta verde della regista Haifaa Al-Mansour.
Già venduto in oltre 40 Paesi, La grande bellezza ha debuttato nelle sale americane a metà novembre, ricevendo molte recensioni entusiastiche. Richard Corliss della rivista Time l'ha messo al secondo posto nella sua classifica dei migliori dieci film del 2013, definendolo «il più grandioso ed esaltante film ambientato sul pianeta Terra (alludendo al primo posto di Gravity, ndr), di quest'anno». L'Italia aspetta di tornare fra i cinque finalisti all'Oscar per il miglior film straniero da sette anni. L'ultima a riuscirci è stata nel 2006 Cristina Comencini con La bestia nel cuore, mentre non vinciamo la statuetta dal trionfo nel 1999 con La vita è bella di Roberto Benigni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero