Obesità infantile in lieve calo, eppure l’Italia resta ai primi posti nella classifica europea

Obesità infantile in lieve calo, eppure l’Italia resta ai primi posti nella classifica europea
ROMA – Le cattive abitudini, soprattutto quelle trasmesse dai grandi in materia di alimentazione e di comportamenti sedentari, sono le prime responsabili della percentuale...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROMA – Le cattive abitudini, soprattutto quelle trasmesse dai grandi in materia di alimentazione e di comportamenti sedentari, sono le prime responsabili della percentuale piuttosto alta


di bimbi in sovrappeso nel nostro Paese. Secondo i dati divulgati dal Sistema di sorveglianza «Okkio alla Salute», promosso dal Ministero della Salute e dal CCM (Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie) dal 2008 al 2012 è leggermente diminuito il numero dei bambini di 8-9 anni che sono alle prese con i chili in più, ma l’Italia resta ai primissimi posti della classifica europea relativa all’obesità infantile. La ricerca, che ha coinvolto oltre 46.000 bambini delle terze classi della scuola primaria, ha messo in luce che la media degli alunni in sovrappeso è pari al 22,1% (-1,1% rispetto al 2008), mentre quella dei bambini con problemi di obesità è passata dal 12% del 2008 al 10,2% del 2012. Il problema è molto più diffuso nelle regioni del Centro e del Meridione che in quelle del Nord, con punte preoccupanti in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Basilicata. Ad aggravare la situazione contribuisce non poco il fatto che il 38% delle mamme dei bambini in sovrappeso non si rende conto della gravità del problema e delle sue conseguenze nell’età dello sviluppo. Se, nel periodo preso in esame, sono stati compiuti alcuni lievi passi in avanti in materia di lotta alla sedentarietà, gli esperti sottolineano come il tema dell’educazione alimentare venga disatteso da troppe famiglie: il 9% del campione non mangia a colazione, il 67% è alla prese con una merenda mattutina troppo abbondante, il 21% evita di consumare frutta e verdura, il 43% beve regolarmente bibite gassate ricche di zuccheri.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero