Musica ovunque e senza rumori: "on-ear" o "in-ear", c'è una cuffia per ogni orecchio

Musica ovunque e senza rumori: "on-ear" o "in-ear", c'è una cuffia per ogni orecchio
Che servano a dare una colonna sonora alle varie fasi della propria giornata, a parlare al telefono o a tradurre istantaneamente un dialogo, cuffie e auricolari stanno diventando...

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Che servano a dare una colonna sonora alle varie fasi della propria giornata, a parlare al telefono o a tradurre istantaneamente un dialogo, cuffie e auricolari stanno diventando accessori indispensabili da abbinare allo smartphone. Pochi dispositivi come questi piccoli, potenti e sempre più intelligenti amplificatori possono evolversi così tanto e nel frattempo vantare una grande longevità, in un settore, quello tecnologico, in cui nel giro di un anno un prodotto all'avanguardia diventa obsoleto. «Per le cuffie non è così conferma Guido Baccarelli, presidente di Audiogamma, azienda di importazione e distribuzione che ha organizzato una tre giorni, terminata ieri, di esposizioni e di ascolto all'Auditorium Parco della Musica di Roma i sistemi audio di qualità restano nel tempo, perché le tecnologie di amplificazione non invecchiano».


Cambiano però le caratteristiche, che si adattano alle esigenze del consumatore di musica moderno, quello che non vuole rinunciare a un suono profondo e pulito nemmeno quando va a correre al parco o viaggia in aereo. Ecco perché agli auricolari che spopolarono con il walkman (che per la prima volta permetteva un ascolto in mobilità) gli appassionati hanno sostituito le cuffie on-ear (con padiglioni e archetto) e in-ear (intrauricolari), prima destinate all'ascolto domestico, ora sempre più performanti e versatili.

L'EVOLUZIONE
«In questo campo sono stati fatti passi avanti molto importanti spiega Baccarelli L'evoluzione delle cuffie è soprattutto nella categoria delle connessioni Bluetooth, che permettono di collegare le cuffie allo smartphone e altri device senza fili, e nel cosiddetto noise cancelling, il sistema di soppressione dei rumori esterni. Si tratta di uno schermo acustico che isola l'ascoltatore permettendogli di godere appieno del suono. Questa è la vera frontiera dell'esperienza di ascolto in mobilità, perché il filtro, negli ultimi modelli di cuffie noise cancelling, può essere modulato a seconda dell'attività svolta: su un aereo in fase di decollo si avrà infatti bisogno di un isolamento maggiore che camminando in strada, quando bisogna porre attenzione a determinati rumori esterni».

Certo, si parla comunque di dispositivi mediamente costosi: le cuffie di qualità più diffuse non scendono quasi mai sotto i 300 euro. Ne esistono di diversi marchi, più o meno prestigiosi. Nel campo delle on-ear, le ultime uscite sono le Bowers & Wilkins PX, che si adattano all'uso e ai gesti dell'ascoltatore: si accendono quando vengono indossate, si impostano in modalità telefono sollevando uno dei due padiglioni, mettono in pausa la musica se si appendono al collo.

Altra celebre casa è Bose, che con le sue QC35, oltre all'alta qualità del suono, raggiunge uno dei livelli di comfort maggiori sul mercato: i padiglioni non premono sulle orecchie e possono essere indossati comodamente per ore. Sulla qualità punta anche Sennheiser: la storica azienda tedesca produce le ottime Momentum 2.0 Wireless (ne esiste anche una versione in-ear). Fra le cuffie di qualità più in voga fra i giovani troviamo le Beats del Dr.Dre: le Studio Wireless 3 dell'azienda americana di proprietà di Apple sono diventate un'istituzione, soprattutto nel mondo urbano dell'hip-hop. C'è poi chi punta su tecnologie del tutto nuove, come Aftershokz, che produce cuffie che sfruttano la conduzione ossea e che si appoggiano accanto alle orecchie.

«La qualità delle cuffie è molto aumentata, basta scegliere quelle che reputiamo più comode», consiglia Baccarelli, che però precisa: «Bisogna tenere presente che l'ascolto in stereo domestico resta un'altra cosa».

GLI AURICOLARI
E gli auricolari? Si sono evoluti anche quelli, passando dall'essere semplici amplificatori a dispositivi intelligenti. Lo dimostrano i Pixel Buds, lanciati pochi giorni fa da Google, che sono in grado anche di tradurre in tempo reale conversazioni in 40 lingue. E se Apple dalla sua ha gli Airpods, le cuffiette senza fili che si ricaricano riponendole in un astuccio, Samsung ha prodotto Gear IconX, piccoli auricolari wireless che monitorano e registrano l'attività fisica. Come avere un assistente, un interprete, un allenatore. Tutto, comodamente, in uno spazio piccolissimo: quello delle nostre orecchie.

andrea.andrei@ilmessaggero.it

Twitter: @andreaandrei_ Leggi l'articolo completo su
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