Mazzarri domani ritrova il "suo" Napoli «Se lo incontro saluto De Laurentiis»

Mazzarri domani ritrova il "suo" Napoli «Se lo incontro saluto De Laurentiis»
La sfida col Napoli a San Siro sarà per Walter Mazzarri l’occasione per dare uno sguardo veloce al passato. «Come mi comporterei se incontrassi De Laurentiis? Non ho...

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La sfida col Napoli a San Siro sarà per Walter Mazzarri l’occasione per dare uno sguardo veloce al passato. «Come mi comporterei se incontrassi De Laurentiis? Non ho nessun problema, sono stato bene e non si possono cancellare quattro anni stupendi passati insieme», ha dichiarato il tecnico toscano in conferenza.




La gara. «Sarà difficile perché affrontiamo un’ottima squadra. È così e lo dice anche la classifica. Dobbiamo cercare di fare una grande partita e alla fine tireremo le somme». Prestazioni. «Sono mancate le tre vittorie di fila? Non guardo le statistiche. È un anno in cui bisogna sempre correggere qualcosa, dobbiamo migliorare nei 90’. Sarà una partita interessante per capire chi può fare parte del progetto Inter nel futuro. Rispondere presente quando il livello si alza, non è da tutti».



Ultime partite. «Vogliamo raccogliere il massimo, abbiamo fatto un salto di qualità che ci permetterà di far meglio nelle prossime stagione. Vogliamo arrivare il più in alto possibile anche per i nostri tifosi. Non siamo stati continui, abbiamo avuto risultati strani e negativi, voglio essere cauto e domani è un altro esame importante per le considerazioni sul futuro». Quarto posto. «Se ci penso? Non abbiamo un obiettivo preciso». Frasi di Thohir. «Mi piace di più quando mi parla personalmente, ma essendo il numero uno del club deve rendere conto ai media. Io davo per scontato quello che pensa».



Confronto. «A Napoli sono arrivato in corsa. Qui sono arrivato con un cambio di proprietà, ma sicuramente sono state due annate stimolanti. Qui si vede chi è bravo a tenere tutti uniti nonostante la “tempesta”. L’annata di Napoli fu importante». Giudizi. «A Parma in tante hanno fatto fatica, hanno messo in difficoltà tutti e noi siamo quelli che si sono espressi al meglio. Quando i giocatori avversari vengono espulsi, vuol dire che è per merito nostro. Quando non raccoglievamo punti venivamo criticati perché siamo l’Inter, ma non mi piace il poco equilibrio di giudizio». Kovacic. «Lui è maturato molto e l’ho messo in campo per quello. Sta crescendo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero