Portare la cultura maker all’interno delle scuole significa preparare i ragazzi alle sfide di domani e ai nuovi mestieri. Dai coderdojo (dove si impara a programmare) ai veri e...
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In questi luoghi creativi, ogni ragazzo può dare sfogo al proprio talento; dare forma concreta alle idee; portare avanti i progetti che hanno l’ambizione di migliorare il mondo. E sono più di 30 i progetti portati dai ragazzi provenienti dagli istituti scolastici di tutta Italia.
C’è chi si è divertito a rielaborare una vecchia pista di macchinette con un contagiri digitale che cattura il giro più veloce della gara; chi ha pensato alla sicurezza stradale e si è inventato un cartello stradale che cambia il limite di velocità in base alle condizioni climatiche. Gli studenti di Siena, invece, hanno prestato sensibilità verso gli anziani e hanno inventato il carrello per fare la spesa totalmente radiocomandato e senza l’obbligo di doverlo spingere tra le corsie del supermercato. Ma c’è anche chi ha pensato ai bambini ospedalizzati. Per loro, infatti, è stato creato un robot per intrattenere i piccoli pazienti prima di un intervento chirurgico.
Insomma, gli studenti del Paese si sono dimostrati grandi inventori e ragazzi dal cuore immenso. Una garanzia per il futuro dell’Italia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero