Candreva, il gol strozzato nella rabbia Lulic cresce ma il futuro è incerto

Candreva, il gol strozzato nella rabbia Lulic cresce ma il futuro è incerto
Spacca la traversa, distrugge la rete, zittisce le voci: «Muti, muti». La maglia in cielo, il cuore fuori dal petto, quel gol in gola. L’ottava meraviglia di Candreva,...

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Spacca la traversa, distrugge la rete, zittisce le voci: «Muti, muti». La maglia in cielo, il cuore fuori dal petto, quel gol in gola. L’ottava meraviglia di Candreva, sempre più capocannoniere biancoceleste. Miracolo, quasi quasi meriterebbe un’aureola. Sant’Antonio fa alzare le braccia a tutto l’Olimpico, urla di gioia, grida di rabbia. Poi, a fine gara, preferisce restare in silenzio. Risponde sul campo polemico a chi voleva strappargli la maglia. Lo United chiama? Ok, lui è ambizioso, ma giura di non voler scappare. Ama la Lazio, cerca la gloria biancoceleste. Così risponde all’invito di Keita, un assist divino. O del fato: «Abbiamo avuto un po’ di fortuna oggi, il gol di Antonio ci dà 3 punti importanti contro una squadra forte come il Parma», ammette Lulic. Colpevole d’avergli negato il servizio al 60’, su un micidiale contropiede.




LA VITTORIA

Sbagliano tanto, Candreva e Lulic, ma alla fine sono decisivi. Uno regala la vittoria, l’altro un gol e un assist a Klose. Riacceso dal sole di Cagliari, assente a Genova, Lulic risorge col Parma. Reja gli parla tanto, lo richiama spesso vicino alla panchina. Il bosniaco è dinamico, ma troppo impreciso. Beccato più volte dai mugugni dell’Olimpico, alla fine diventa cursore in mediana: «Sono stato costretto per le assenze di Biglia e Ledesma. È andata bene, ma oggi quello che contava erano solo i 3 punti. Bene il gol e l’assist, ma sono contento soprattutto per la vittoria. Non sono abituato a segnare, ogni tanto lo faccio, ma alla fine l’importante è trionfare».



IL FUTURO


Riacceso Lulic, al buio resta solo il suo futuro. Intrappolato in quel solito sibilo: «A fine stagione vedremo». Meglio che la Lazio si guardi subito intorno, può essere un jolly di scambio: senz’altro con la Juve per l’affare Quagliarella. Lotito chiede almeno 15 milioni per il suo eroe del 26 maggio. L’eclettico Senad sarà una carta vincente per il prossimo mercato. Lui non vede l’ora, dopo la cessione d’Hernanes, ma non vuole parlarne: «Il mio futuro? Non ci sono novità, continuo a giocare pensando solo a questa maglia. Queste domande dovreste farle a Klose e Dias, che sono in scadenza di contratto, non a me». Ma è lui il bosniaco d’oro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero