Inter, Thohir in cerca di 250 milioni per Moratti e la campagna acquisti

Inter, Thohir in cerca di 250 milioni per Moratti e la campagna acquisti
Goldman Sachs fa allenare alcune banche italiane con la maglia neroazzurra per mettere a disposizione dell’Inter 250 milioni freschi. In campo gli istituti titolari dei...

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Goldman Sachs fa allenare alcune banche italiane con la maglia neroazzurra per mettere a disposizione dell’Inter 250 milioni freschi. In campo gli istituti titolari dei finanziamenti più un nuovo acquisto di Goldman, una novità per San Siro: si tratta di Unicredit che finora ha segnato gol per la Roma - di cui è ancora azionista - e che adesso, invece, potrebbe giocare da punta con l’Inter.




Il presidente Erick Thohir ha scelto la primaria banca d’affari Usa molto attiva peraltro sul mercato italiano, come advisor per strutturare un finanziamento a medio-lungo termine (5-7 anni) necessario, da un lato, a sostituire le garanzie prestate dall’ex patron Massimo Moratti e, dall’altro, a rifornire di soldi freschi le casse del club in vista della prossima campagna acquisti.



Secondo gli accordi formalizzati con l’assemblea di metà novembre 2013 che hanno permesso all’imprenditore di Giacarta di acquisire il 70% dell’Inter, entro il 27 aprile Thohir dovrà sostituire, presso le banche, le garanzie prestate da Moratti, rimasto solo con il 30%. Il club neroazzurro gode presso gli istituti bancari - principalmente Intesa Sanpaolo, Bpm, Banco Popolare - di un totale accordato (cioè messo a disposizione) di 210 milioni, mentre l’utilizzato è di 160. Questi i dati incamerati da Bankitalia che, ogni mese, riceve i flussi dei prestiti ai clienti di oltre 30 mila euro. Dei 210 milioni accordati, 73 milioni sono crediti di firma, cioè garanzie prestate ad altre controparti mentre 137 hanno la forma «a revoca»: possono cioè essere utilizzati dall’Inter fino a quando, come dice la parola stessa, verranno revocati.



LE DELEGHE

La nuova linea di credito, ancora in fase di istruttoria e pertanto dai dettagli non definiti, dovrebbe appunto essere di circa 250 milioni, anche se Thohir ne avrebbe voluto di più (300 milioni). Dei 250 circa, due terzi sarebbero crediti di firma (garanzie) e un terzo per cassa. Le garanzie servirebbero per liberare Moratti dagli obblighi presi con gli istituti ma anche per avere fieno in cascina per la nuova campagna acquisti. E con la linea per cassa farà fronte alla gestione ordinaria. Tra le garanzie che l’imprenditore indonesiano darà alle banche potrebbe esserci la canalizzazione dei diritti televisivi.



Intanto, dal verbale del consiglio della società del 21 febbraio scorso che, tra l’altro ha cooptato Grant Ferguson al posto di Rosan Perkasa Roeslani, risulta che Thohir ha riordinato «il sistema di poteri e deleghe attribuiti ai responsabili delle aree anche alla luce dell’ingresso nella compagine sociale di International Sports Capital Hk Limited (società sempre appartenente a Thohir)». In particolare, si legge nelle carte: «il Presidente rappresenta l’opportunità che la società conferisca ai responsabili di area gli opportuni poteri di rappresentanza verso i soggetti pubblici e gli organismi sportivi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero