Una chiatta, decine di container accatastati, recinzioni, guardie ovunque e un accordo di segretezza con il governo degli Stati Uniti. Si infittisce il mistero sull'hangar 3...
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Il mistero sull'hangar n. 3 resta anche se Google finalmente ha ammesso il suo coinvolgimento in quella costruzione ormeggiata all'ombra del Bay Bridge al largo di Treasure Island, ex postazione militare statunitense. “Un data center galleggiante ? Una chiatta che ospita l'ultimo dinosauro? Purtroppo, nessuna delle ipotesi precedenti . Anche se è ancora presto e le cose possono cambiare , stiamo esplorando la possibilità di utilizzare la chiatta come spazio interattivo in cui le persone possono conoscere le nuove tecnologie” ha dichiarato a Techcrunch un portavoce di Google.
Risolto il mistero? Non proprio. Non è ancora chiaro il futuro utilizzo della chiatta, mentre una seconda costruzione galleggiante molto simile è stata avvistata a Portland , nel Maine. L'unica cosa certa è la segretezza calata sulla misteriosa struttura, un prodotto sperimentale del famigerato Google X, il laboratorio avveniristico guidato direttamente dal co-fondatore di BigG Sergey Brin : secondo Reuter Google ha chiesto a funzionari del governo degli Stati Uniti di firmare accordi di riservatezza. Un dipendente della Guardia Costiera che ha visitato la struttura ha dovuto firmare un accordo di non divulgazione con il gigante di Internet, ha detto Barry Bena, portavoce della Guardia Costiera degli Stati Uniti. Secondo The Verge ci si è appellati al “segreto commerciale”.
Alcuni siti specializzati ipotizzano che all'interno dei misteriosi hangar possono nascere degli showroom per la vendita dei Google Glass. Il sindaco di San Francisco, come riportato dalla stampa online, dice di non sapere cosa sia, mentre la polizia spiega che non rientra nella sua giurisdizione. La costruzione è alta quattro piani, poggia su una chiatta ormeggiata a Treasure Island e non sulla terraferma, dove vigono forti tutele paesaggistiche e ambientali sia statali che federali. Il mistero continua.
laura.bogliolo@ilmessaggero.it
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