ROMA - Rivoluzione sul canone Rai, che potrebbe essere pagato in base al reddito. Ci sta pensando il Governo Renzi,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ci sta pensando il Governo Renzi, nell'ambito di una generale riforma della TV pubblica, che potrebbe anche portare alla creazione di un canale senza pubblicità. Attualmente la Rai è oggetto di una profonda spending review, ma l'obiettivo del Governo è quello di recuperare i 600 milioni persi con quel 26% di abbonati che ad oggi non versa il canone Rai, anche per finanziare l'istituzione di un canale sganciato dalla pubblicità.
EQUOCANONE Le ipotesi per portare alla luce l'evasione del canone erano molte: dall'agganciamento all'utenza elettrica, al parametro della residenza, per arrivare al canone adeguato al reddito. Come funzionerebbe il nuovo “equo-canone” della TV? La tassa per usufruire della visione della televisione di stato dovrebbe essere calibrata sul reddito e prevedere pagamenti maggiori per i redditi più elevati e pagamenti miniori, se non addirittura l'esenzione, per le fasce di reddito più basse, per i pensionati e per altre fasce deboli. Per misurare il reddito potrebbe essere usato l'ISEE, che viene già assunto come parametro per altri servizi al cittadino (mense, asili, ecc.).
Le proposte sono tutte valide, ma il governo sembra che abbia una certa fretta di definire il restyling della Rai, anche in vista della scadenza della convenzione nel 2016. Già in autunno potrebbe esservi una consultazione via internet degli abbonati e degli addetti ai lavori. A questa seguirebbe la definizione della nuova convenzione da ultimare entro l'anno prossimo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero