Caccia ai tre ragazzi israeliani rapiti, Israele arresta 30 palestinesi

I tre ragazzi rapiti Naftali Frenkel, Eyal Yifrah, Gilad Shaarh
L'esercito israeliano ha arrestato la notte scorsa in Cisgiordania altri 30 palestinesi nell'ambito dell'operazione 'Brother's Keeper' volta a localizzare...

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L'esercito israeliano ha arrestato la notte scorsa in Cisgiordania altri 30 palestinesi nell'ambito dell'operazione 'Brother's Keeper' volta a localizzare e liberare i tre ragazzi israeliani rapiti una settimana fa. Nelle indagini di ieri notte sono stati perquisiti anche circa 100 edifici.




Mentre ormai da una settimana le forze di sicurezza sono alla ricerca di tre ragazzi ebrei, rapiti secondo Israele da affiliati a Hamas, una delle piste battute dagli inquirenti è quella delle bande palestinesi di ladri di automobili.



A quanto risulta, mentre facevano l'autostop i tre sono saliti a bordo di una Hyundai con targa israeliana, ritrovata poi carbonizzata a pochi chilometri dalla città cisgiordana di Hebron. Secondo un alto ufficiale della polizia oggi in pensione, Alik Ron, non è da escludere che esistano legami fra i terroristi palestinesi e ambienti locali della malavita specializzati nel furto di auto in Israele.



«Fra questi ultimi - ha notato Ron - ci sono professionisti di altissimo livello, esperti non solo nel furto di auto ma anche nella neutralizzazione dei dei telefoni cellulari e degli apparecchi trasmittenti per l'antifurto. Essi peraltro conoscono molto bene il terreno e sanno come eludere i pattugliamenti dell'esercito e della polizia». Dando inoltre fuoco all'automobile utilizzata per il rapimento, secondo Ron, hanno distrutto anche dettagli minori che altrimenti potevano essere d'aiuto per gli investigatori.



Gran parte degli edifici perquisiti - case ed uffici - appartengono, secondo la radio israeliana, ad affiliati di Hamas. Il portavoce militare ha spiegato che le perquisizioni hanno riguardato istituzioni dell'organizzazione Dawa, «linea di comunicazione civile» usata da Hamas per «reclutare, propagandare e finanziare».



Ordigni esplosivi sono stati lanciati - ha proseguito il portavoce - nei confronti dei soldati in azione nei pressi del campo profughi di Jenin, nel nord della Cisgiordania, ma senza feriti.



In nottata, l'aviazione israeliana ha effettuato raid sulla Striscia di gaza da dove, ieri sera, sono stati lanciati 5 razzi contro le comunità civili del sud di Israele. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero