Katia Follesa e la malattia al cuore: «Ho avuto paura di morire»

Katia Follesa oggi sta bene, ma deve sottoporsi continuamente a cure e trattamenti per la malattia al cuore scoperta nel 2006. La showgirl e cabarettista, volto molto noto e amato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Katia Follesa oggi sta bene, ma deve sottoporsi continuamente a cure e trattamenti per la malattia al cuore scoperta nel 2006. La showgirl e cabarettista, volto molto noto e amato della tv, ha infatti rivelato: «Seguo una terapia di betabloccanti e dovrò farlo a vita. Devo prendere pastiglie ogni giorno per tenere la malattia sotto controllo ed evitare interventi chirurgici».


LEGGI ANCHE «Ho rischiato di morire», la comica Katia Follesa racconta la sua malattia



Tutto è iniziato quando Katia Follesa aveva avvertito un malore in auto, come rivelato in un'intervista a Oggi: «A un certo punto, mi si era annebbiata la vista, ma soprattutto non sentivo più il cuore battere. Una sensazione tremenda: oddio, cosa mi sta succedendo? Mi sono spaventata, temevo di morire, per fortuna ho avuto la lucidità di accostare l'auto ed aspettare». Dopo lo spavento, i controlli e la diagnosi: «Ho scoperto di avere una patologia congenita, una cardiomiopatia ipertrofica. È un disturbo ereditario: ce l’aveva pure mio padre, che purtroppo era morto l’anno prima».

Da quel giorno, la vita di Katia Follesa è cambiata radicalmente. Oggi è testimonial della campagna di prevenzione della malattie cardiovascolari 'Love the Beat', promossa dalla San Donato Foundation. «La prevenzione è importantissima, mio padre forse avrebbe potuto salvarsi se avesse scoperto la malattia al momento giusto» - spiega Katia Follesa - «Oggi faccio esami di controllo ogni sei mesi, non posso fare sforzi né praticare sport a livello agonistico. Vado in palestra tutte le mattine, quando ci sono le signore anziane. Faccio un'oretta di cardio, ma senza forzare».
 

Katia Follesa è mamma di Agata, una bimba di otto anni. La malattia congenita che l'ha colpita, per fortuna, non è stata trasmessa alla figlia. A causa della malattia, Katia Follesa aveva confessato di non voler avere altri figli. Oggi, però, qualcosa è cambiato: «Ora non ne sono più sicura...».
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero