Morto in ospedale, i familiari: «Vogliamo la verità»

Morto in ospedale, i familiari: «Vogliamo la verità»
I familiari di Aldo Mambro, il 31enne di Rocca D'Evandro, nell'alto casertano, molto conosciuto nel cassinate, morto venerdì scorso all'ospedale Sant'Anna...

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I familiari di Aldo Mambro, il 31enne di Rocca D'Evandro, nell'alto casertano, molto conosciuto nel cassinate, morto venerdì scorso all'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, ora vogliono la verità.


Il padre ha depositato un esposto alla procura di Santa Maria ed è stata aperta un'inchiesta. La salma del ragazzo è stata posta sotto sequestro e il pubblico Ministero Nicola Camerlengo, giovedì prossimo a mezzogiorno conferirà, al medico legale, il dottor Antonio Palmieri, l'incarico di effettuare l'autopsia sulla salma del 31enne per chiarire le cause. I familiari si sono affidati allo Studio3A-Valore per tutti gli aspetti legali, perché il sostituto procuratore ha aperto un fascicolo d'indagine con l'ipotesi di reato di omicidio colposo.
Al momento contro ignoti, ed ha ordinato l'accertamento tecnico non ripetibile che sarà fondamentale per capire cosa sia successo al ragazzo, conosciutissimo anche nel cassinate, dove vivono alcuni parenti, anche per la sua grande passione per la caccia.

LA RICOSTRUZIONE
Aldo lunedì 20 marzo aveva iniziato ad accusare forti dolori alla schiena. «Il giovane - è stato spiegato dallo Studio3A Valore - soffriva di obesità, ma proprio in virtù di questa sua condizione si sottoponeva a costanti controlli, i suoi esami erano sempre a posto e godeva di buona salute». Il padre gli aveva procurato dei cerotti medicali, che tuttavia non avevano calmato i dolori, e così l'indomani, martedì, 21 marzo, la madre aveva contattato il medico di famiglia che gli aveva prescritto alcuni medicinali, pare senza visitarlo, tra cui delle iniezioni antinfiammatori e analgesici. La situazione tuttavia non era migliorata, anzi, il 31enne non riusciva più nemmeno a camminare e andare al bagno.

E' stato lui stesso quindi, nella stessa giornata di martedì, a chiamare un suo medico di fiducia che lo ha visitato, consigliando il ricovero. E' stato pertanto chiamato il 118 e dopo essere stato visitato dal personale sanitari è stato condotto al pronto soccorso dell'ospedale cdi Caserta. Qui Mambro è stato sottoposto a una Tac e una risonanza magnetica con esito negativo. Nelle ore successive una nuova risonanza magnetica e poi il ricovero in Neurologia. E qui è rimasto fino alla mattinata di venerdì, quando di buonora, poco prima delle 8, ha chiamato a casa riferendo ai suoi familiari che si sentiva molto meglio, che era riuscito anche ad andare in bagno e che stava aspettando di essere sottoposto ad un'altra risonanza magnetica con contrasto. Tutto procedeva per il meglio, ma poco dopo, intorno alle 8.30 il dramma: l'arresto cardiaco e la morte.


La famiglia, nelle ore successive, ha presentato denuncia alla stazione dei carabinieri del paese di residenza e la nomina del medico legale, il dottor Simone Sangiovanni che parteciperà all'autopsia che dovrà chiarire le cause di morte. Poi i funerali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero