Alatri. Violenza sessuale sulla nipotina: chiesto il giudizio per lo zio

Alatri. Violenza sessuale sulla nipotina: chiesto il giudizio per lo zio
Violenza sessuale sulla nipotina: udienza preliminare nei confronti di un 64enne pensionato residente ad Alatri. A puntare...

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Violenza sessuale sulla nipotina: udienza preliminare nei confronti di un 64enne pensionato residente ad Alatri.

A puntare l'indice contro lo zio, è la stessa nipote che avrebbe riferito agli inquirenti con dovizia di particolari dove e come sarebbero avvenuti questi incontri a sfondo sessuale.
La squallida storia risale agli anni che vanno dal 2014 al 2016 quando la ragazzina aveva soltanto 8 anni. Per convincere la bambina a soggiacere alle sue voglie, aveva inventato un gioco. Con la scusa di ritrovare una pallina che di volta in volta nascondeva sotto i loro rispettivi indumenti, induceva la ragazzina a toccarlo nelle zone intime ed a fare in modo che anche lui potesse palpeggiarla.
IL BACIO SULLA BOCCA
In una occasione aveva anche baciato sulla bocca la bambina, in un'altra invece aveva cercato di toccarla nelle zone intime con il suo organo sessuale.
La vicenda è andata avanti per due anni, fino a quando un giorno la bimba, che aveva sempre custodito quel segreto nel più profondo del suo cuore, si era confidata con alcuni parenti. A questi ultimi aveva raccontato di quei giochi così strani che le faceva fare lo zio e di tutte quelle volte che l'uomo la palpeggiava costringendola a sottostare alle sue voglie. Quei baci, quelle carezze, quei palpeggiamenti nelle zone intime la facevano stare male.
Pur essendo molto piccola, aveva intuito che quello che il parente la induceva a fare non avrebbe dovuto farlo. Ma quando lei cercava di evitarlo, lo zio l'ammoniva dicendole che si trattava soltanto di un gioco ideato per divertirsi e che non c'era nulla di male in quello che faceva.
I GIOCHI EROTICI
La bambina però di quei giochi non ne voleva più sapere e così dopo due anni in cui aveva sopportato in silenzio, aveva raccontando tutto.
Quando i parenti hanno appreso quello che lo zio le faceva fare , quando si trovavano da soli in casa, hanno subito informato i genitori i quali, tramite l'avvocato Giampiero Vellucci, hanno fatto scattare la denuncia. L'inchiesta è andata avanti. La ragazzina, che oggi ha 13 anni, è stata sottoposta ad incidente probatorio. Davanti al giudice ed a uno specialista di psicologia infantile, la vittima della violenza sessuale non sarebbe mai caduta in contraddizione, riportando fedelmente quanto già riferito prima ai parenti e poi ai genitori.

Ora, a conclusione delle indagini, il pubblico ministero ha ritenuto che ci fossero tutti gli elementi per richiedere il rinvio a giudizio del 64enne. Il giudice per le udienze preliminari ha fissato l'udienza per il 24 gennaio del 2020. L'indagato è rappresentato dall'avvocato Giuseppe Cosimato. La parte offesa dall'avv. Giampiero Vellucci.
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Il Messaggero