OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Sono emerse tutte le criticità dell'essere donna: allarme sull'occupazione, assenza di pari opportunità nel mondo del lavoro, disparità salariale, fino alle discriminazioni e alla violenza.
LA STOCCATA
Patrizia Palombo, presidente provinciale del Telefono Rosa, ha chiesto a gran voce che «sia anche la Giustizia a fare la differenza». Sin dall'attivazione del Codice rosso, la corsia preferenziale in tribunale per le vittime di violenza, lamenta continue frenate a secco davanti al giudice. «I tempi del giudizio devono essere veloci, non si può continuare a confidare in un magistrato "sensibile" - esorta Palombo -. Non è possibile che tra la denuncia e la sentenza passino anche cinque anni, tra un rinvio e l'altro per legittimo impedimento dell'imputato».
I dati sono tremendi: il Telefono Rosa Frosinone, nel giro di cinque anni, arriva ad accogliere e assistere oltre duemila donne e minori vittime di violenza fisica, psicologica ed economica. «Le vittime denunciano con coraggio, compiendo il passo più grande, ma si rischia di perdere la loro fiducia se i tempi della giustizia sono biblici - argomenta Patrizia Palombo -.
Non si è parlato "solo" di violenza. Atorino è presidente di Confagricoltura donna, D'Agostini vicepresidente di Terziario donna-Confcommercio e Di Legge specialista giuridica per la presidenza del Consiglio. Diurni è presidente provinciale di Unindustria, Eramo quella della Confederazione italiana agricoltori e Maffei vicequestore di Frosinone. Mascolo è direttrice della casa circondariale cittadina, Rea direttrice della frusinate Accademia di belle arti e Rilievi comandante provinciale dei vigili del fuoco. Con dieci donne che fanno la differenza, accolte dal sindaco Riccardo Mastrangeli, presenti altresì le assessore Rossella Testa, Alessandra Sardellitti e Simona Geralico, nonché Laura Di Lorenzo, vicepresidente della Consulta provinciale degli studenti. Condiviso in diretta via social, il convegno è stato seguito anche dalle scuole del capoluogo. Tanti ragazzi hanno contribuito a vivacizzare il dibattito, facendo sentire la loro voce a suon di post. Si è parlato, come recita lo stesso titolo del convegno, del ruolo delle donne nella società di oggi e di domani. «Forse sarebbe stato più corretto declinare questo sostantivo al plurale, parlando di "ruoli" - ha detto il sindaco Mastrangeli -. La donna, da sempre, riesce a conciliare quel che appare spesso inconciliabile, professione e vita privata, famiglia e lavoro, assumendosi responsabilità, compiti, incombenze, ben superiori a quelle maschili». E ha concluso: «Le donne rappresentano il volto prevalente della solidarietà, il volto della coesione sociale, ma anche quello del pragmatismo, della concretezza, del dialogo».
Marco Barzelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero