Villa Santa Lucia, la Regione diffida la Reno De Medici: riapertura più lontana

Si allungano i tempi di riapertura della cartiera Reno De Medici di Villa Santa Lucia, ma anche i tempi di ristrutturazione del depuratore industriale del Consorzio che serve le...

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Si allungano i tempi di riapertura della cartiera Reno De Medici di Villa Santa Lucia, ma anche i tempi di ristrutturazione del depuratore industriale del Consorzio che serve le aziende del cassinate. Perché alla cartiera è stata confermata la diffida per la gravità delle violazioni ambientali. E' quanto è emerso ieri mattina nel vertice al Comune di Cassino convocato dal sindaco Enzo Salera per un tavolo tecnico per individuare le criticità dell'impianto di sollevamento, della rete fognaria e del depuratore consortile, gestito attualmente dalla società AeA e per definire un cronoprogramma sugli interventi necessari.

Oltre a Salera presenti il sindaco Iannarelli (Villa Santa Lucia), Marco Ferdinandi (Consorzio Industriale del Lazio), Michele Carlucci, Daniele Gentile, Riccardo Grimaldi, Daniele Maiello, Daniele Zamurri (tutti di AeA), l'ing. Mario Lastoria, dirigente Area tecnica del Comune di Cassino. In collegamento streaming Domenica Scostini, Vincenzo Benincasa, Matteo Pontone (STO), Tiziana Cubello e Pietro Pugliese (entrambi di Acea).

LE CRITICITÀ

Nell'incontro sono state messe in rilievo le problematiche determinate dalla cartiera, e si è fatto riferimento alla diffida della Regione Lazio del 22 novembre scorso a firma del direttore Vito Consoli e al cronoprogramma degli interventi che la Reno De Medici deve eseguire considerata «la gravità delle violazioni accertate ovvero il pericolo di danno ambientale che le stesse possono determinare». Infatti ieri mattina è arrivato al sindaco con data 6 dicembre il bollettino ufficiale della regione Lazio con la conferma della diffida alla cartiera Rdm di eliminare entro un mese «i rilievi mossi da Arpa Lazio durante lo svolgimento delle verifiche d'ufficio che hanno dimostrato le inottemperanze alle prescrizioni autorizzative, eludendo l'obbligo di comunicazione dei superamenti sia in merito alle emissioni in atmosfera che allo scarico». Inoltre nella diffida si dispone che «la società dovrà provvedere entro 30 giorni ad ottemperare a tutte le misure applicabili anche qualora non già previste nell'istanza di modifica non sostanziale presentata il 3 novembre scorso».

Misure subito applicabili che saranno da considerarsi tassativamente come il blocco e il sigillo di qualsiasi valvola o altra strumentazione presente all'interno dell'impianto di depurazione che favorisca commistioni di flussi tra differenti sezioni impiantistiche, l'immediata interruzione dell'afflusso del percolato proveniente dalla discarica insistente nell'area della cartiera verso lo scarico convogliato nel depuratore. Infine la società deve presentare entro la prossima settimana un idoneo cronoprogramma delle attività contemplate nella determina dirigenziale della regione.

Nel corso della lunga riunione si sono esaminati i complessi aspetti tecnici della problematica e alla fine si è stabilito di tenere un sopralluogo a Villa santa Lucia il 15 dicembre per proseguire con gli interventi necessari alla rete dell'impianto di sollevamento al fine di arrivare ad una soluzione definitiva per evitare tutte le problematiche connesse al depuratore consortile. Alla cartiera sono state imposte anche azioni correttive riferite alle emissioni in atmosfera. Pertanto alla luce delle indicazioni emerse ieri nel vertice e stando anche ai tempi dettati dalla diffida la riapertura della fabbrica potrebbe slittare al nuovo anno. Tutte le prescrizioni vanno eseguite entro la prima settimana di gennaio.
 

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Il Messaggero