La catena di gelaterie a Miami non parte, lei perde 25.000 euro

La catena di gelaterie a Miami non parte, lei perde 25.000 euro
Versa 25mila euro ad un imprenditore che doveva investirli nell'apertura di una catena di gelaterie a Miami, ma a distanza di sette anni una donna residente a Veroli di...

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Versa 25mila euro ad un imprenditore che doveva investirli nell'apertura di una catena di gelaterie a Miami, ma a distanza di sette anni una donna residente a Veroli di quell'investimento non ha saputo più nulla. La signora, una promoter di 42 anni che si occupa soprattutto di marketing, si era convinta a portare avanti quello che credeva fosse un affare, dopo aver seguito un convegno organizzato dallo stesso imprenditore, tale Stefano Arcese, un cinquantenne anconetano arrivato dall'America dove vive attualmente, per pubblicizzare un suo libro. Si trattava di un testo che raccontava come aveva fatto con pochi soldi a diventare proprio a Miami " il re delle gelaterie" con una catena di oltre 150 negozi ed un fatturato di nove milioni di dollari.

La signora di Veroli si era convinta che quello potesse essere l'investimento giusto. Aveva firmato un contratto che prevedeva l'apertura di ben cinque esercizi commerciali entro e non oltre febbraio del 2018. Non avendo avuto contezza successivamente del mancato rispetto di tale finalità descritte, aveva provveduto a richiedere via mail aggiornamenti sulla situazione economico-contabile dell'investimento effettuato. Ma a quel punto la donna aveva ricevuto soltanto diversi documenti in lingua inglese, relativi a presunti bilanci di altrettanto presunte società relativi agli anni 2019.

LA DIFFIDA

La promoter, che nel frattempo si è rivolta all'avvocato Roberto Capobianco, più volte ha chiesto le dovute delucidazioni senza però ottenere alcuna risposta.

Soltanto sulla piattaforma Messenger aveva ricevuto alcuni messaggi dal tenore «Sì, presto toccherà a voi». Una frase che voleva far intendere che via via tutti i soci investitori avrebbero preso i loro utili. La donna ha atteso fiduciosa per tanto tempo, fino a quando nei giorni scorsi navigando sulla piattaforma Facebook la 42enne ha appreso che nella sua stessa situazione si trovano altre persone che avevano affidato soldi a Stefano Arcese per un investimento nelle gelaterie in America. Alla luce di quanto appreso l'avvocato Roberto Capobianco, legale di fiducia della imprenditrice verolana, ha invitato e diffidato Stefano Versace alla restituzione della somma versata pari a 30 mila dollari in valuta italiana oltre interessi. In mancanza di quanto richiesto entro dieci giorni, il legale sarà costretto ad adire alle vie legali. Da alcune informazioni raccolte oltre alla signora di Veroli ci sarebbero tante persone nel pool degli investitori che avrebbero ricevuto lo stesso trattamento.

Marina Mingarelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero