Valle del Sacco, il piano dello studio sulla salute al palo dopo gli annunci

Valle del Sacco, il piano dello studio sulla salute al palo dopo gli annunci
«Più morti e malati mentre il programma sulla salute pubblica è al palo». La denuncia arriva dalle associazioni Civis, Medici di Famiglia per...

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«Più morti e malati mentre il programma sulla salute pubblica è al palo». La denuncia arriva dalle associazioni Civis, Medici di Famiglia per l’Ambiente di Frosinone, Ates di S. Elia Fiumerapido, Comitato La Rinascita di Patrica, Comitato A difesa dell’Ospedale di Colleferro e Movimento Civico Paliano. «Con la delibera di giunta n. 228 del 09 maggio 2017 – ricordano - la Regione Lazio su proposta dell’assessore all’ambiente dell’epoca, Mauro Buschini, approvò il Programma di Valutazione sulla popolazione residente nel territorio del Sin Valle del Sacco, elaborato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario regionale del Lazio. Uno strumento importante… che non riguarda solo i tumori ma tutta un’altra serie di patologie legate allo stato delle matrici ambientali nella Valle del Sacco, i cui risultati diventano strategici anche per la programmazione e l’attuazione di misure contro l’inquinamento atmosferico, la depurazione delle acque e l’uso dei suoli. Nonostante l’iniziativa sia finanziata nel bilancio regionale del 2017 e del 2018, di recente approvazione, al Dep Lazio non sono mai state trasferite le risorse per avviare lo Studio Epidemiologico. Perciò, ad oltre un anno dall’approvazione, la cui notizia fu data con grande enfasi dall’ex assessore Buschini e dal Presidente della Regione Zingaretti, il Programma è al palo».

PRONTO IL RICORSO AL TAR

Le associazioni tirano in ballo anche l’Asl di Frosinone per «l’assoluta ignavia per atti di sua esclusiva competenza, disinteresse che meriterebbe una valutazione in merito a possibili gravi reprimende ed interventi anche da parte del Ministero della Salute». Lo scenario è preoccupante stando anche all’aggiornamento dello Studio Sentieri che ha certificato «un drammatico aumento di patologie e decessi, in particolare per bambini ed adolescenti….dati che per il nostro territorio sono ancora parziali – prosegue la denuncia - visto che il Registro Tumori, sulla base del quale l’Istituto Superiore di Sanità elabora i dati di Sentieri, è attivo solo sulla carta, ma non ancora effettivamente operante per ‘inspiegabili’ difficoltà organizzative e burocratiche». Intanto, sul Programma di Valutazione Epidemiologica sta per essere notificato il ricorso al Tar per imporne l’avvio alla Regione Lazio ma, prima della notifica, le associazioni e comitati hanno deciso di fare un ultimo tentativo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero