Romina De Cesera uccisa dall'ex, un albero di Natale per lei nel capoluogo

In via del Plebiscito, centro storico di Frosinone, ad un soffio dall'appartamento in cui la ragazza venne assassinata nel maggio del 2022

Romina De Cesera uccisa dall'ex, un albero di Natale per lei nel capoluogo
Germoglia un albero di Natale nel centro storico di Frosinone. Nasce dalla forza di un ricordo, quello di Romina De Cesare. In via del Plebiscito, centro storico di Frosinone, ad...

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Germoglia un albero di Natale nel centro storico di Frosinone. Nasce dalla forza di un ricordo, quello di Romina De Cesare. In via del Plebiscito, centro storico di Frosinone, ad un soffio dall'appartamento in cui la ragazza venne uccisa dall'ex fidanzato nel maggio del 2022, è sorto un albero. Non è uno di quelli classici natalizi, come spesso capita di incontrare in città, visto il periodo di festa. È un'installazione che custodisce un messaggio forte e chiaro. Realizzato in cartone, sfumato di rosa, al posto delle classiche decorazioni natalizie sull'albero appaiono diversi termini legati alla violenza di genere. Qualche esempio: stupro, possesso, molestie sessuali, stalking, e, sulla punta dell'albero, imperversa un termine: femminicidio. Alla base dell'installazione, si vedono poi delle fiamme ardenti e una scritta: "bruceremo tutto".

L'albero è stato posizionato proprio accanto all'opera di street art realizzata dell'artista Panò, dedicata sempre alla memoria di Romina. A creare l'albero le donne e gli uomini del collettivo "Non una di meno" di Frosinone, movimento nato da qualche settimana anche nel capoluogo. «L'installazione spiega Roberta Cassetti, componente frusinate di "Non una di meno" - è stata realizzata perché non deve fermarsi l'attenzione riguardo a ciò che sta accadendo. Non possiamo e non vogliamo abbassare la guardia». È proprio da questo concetto e dalla situazione che gravita attorno alla violenza di genere, quindi, che anche nel capoluogo frusinate si è scelto di dare vita al movimento femminista e transfemminista "Non una di meno". «Siamo in contatto con realtà romane, nazionali e locali assieme al collettivo "Ugualmente" - spiega Cassetti- Il territorio ne sente il bisogno e crediamo che sia questo il momento di agire per farne un nodo». Dal collettivo spiegano che stanno anche lavorando ad una raccolta più aggiornata di dati per inquadrare meglio la condizione nella provincia frusinate legata a queste tematiche.

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Il Messaggero