Truffa con i rimborsi energetici, Marco Perfili finisce ai domiciliari

Truffa con i rimborsi energetici, Marco Perfili finisce ai domiciliari
Avrebbero ottenuto rimborsi e incentivi per efficientamenti energetici senza averne il diritto, mettendo in piedi una maxi truffa da 47 milioni di euro ai danni della Gse (gestore...

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Avrebbero ottenuto rimborsi e incentivi per efficientamenti energetici senza averne il diritto, mettendo in piedi una maxi truffa da 47 milioni di euro ai danni della Gse (gestore servizi energetici), società interamente partecipata dal ministero dell'Economia.

Con quest'accusa è finito agli arresti domiciliari Marco Perfili, imprenditore 24enne, presidente del settore Ambiente di Federlazio, originario di Castro dei Volsci con società, che hanno nel loro patrimonio anche la Selva di Paliano, oltre che aziende tra Frosinone, Roma e il Veneto.
L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip di Treviso su richiesta della Procura ed è stata eseguita nella prima mattinata di ieri.
Si chiude così l'operazione Bad Energy partita lo scorso mese di luglio con sequestri di beni tra la Ciociaria, alla famiglia di Perfili, e il Veneto.
Diverse le società finite nel mirino della Guardia di Finanza del comando provinciale di Frosinone, diretta dal colonnello Alessandro Gallozzi, tra esse, appunto, alcune gestite da Perfili. Per gli investigatori Perfili, assieme ad altri indagati, avrebbe truffato la società controllata dal Ministero nel periodo tra il 2014 e il 2018, ottenendo contributi pubblici per 47 milioni di euro presentando documentazione ritenuta falsa o contraffatta.
Dagli accertamenti è emerso che sono state depositate migliaia di domande per l'erogazione di incentivi in relazione all'esecuzione di interventi di efficientamento energetico. Lavori che, stando alle accuse della Procura di Treviso, non sono mai stati realizzati. Nel mirino delle Fiamme gialle sono finite anche le fatture emesse dalle imprese incaricate di svolgere le opere: per gli investigatori i documenti fiscali erano falsi. L'imprenditore è assistito dall'avvocato Calogero Nobile, del foro di Frosinone.
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Il Messaggero