Trovata morta sul letto del fiume, ascoltati parenti e amici: non si esclude l'omicidio

Trovata morta sul letto del fiume, ascoltati parenti e amici: non si esclude l'omicidio
Scompare da casa e la ritrovano senza vita, svestita e con una ferita su un occhio, nel letto del fiume Cosa', in zona Sant'Emidio ad Alatri. È giallo sulla morte...

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Scompare da casa e la ritrovano senza vita, svestita e con una ferita su un occhio, nel letto del fiume Cosa', in zona Sant'Emidio ad Alatri. È giallo sulla morte di Michela Rezza, 37 anni.


Il corpo della donna è stato scoperto verso le quattro del pomeriggio di ieri da un cercatore di funghi del posto che stava attraversando il fiume in secca e, improvvisamente, si è imbattuto in quello che, poi, si è rivelato essere un cadavere. In realtà pare che all'inizio l'uomo non avesse capito di cosa si trattasse, solo avvicinandosi avrebbe fatto la macabra scoperta, allertando immediatamente i carabinieri.

La trentasettenne, nata a Frosinone, abitava a pochi chilometri dal luogo di ritrovamento, in un piccolo appartamento in affitto tra le contrade di Basciano e Pignano, al confine tra Alatri e Veroli, dove conviveva con il compagno.

Di lei si erano perse le tracce dal mattino di ieri. Il convivente aveva presentato denuncia di scomparsa ai carabinieri di Alatri facendo scattare i primi riscontri investigativi per capire se ci si trovasse di fronte ad un caso di allontanamento volontario o meno.
Dopo la chiamata del cercatore di funghi, in evidente stato di shock, i carabinieri della Compagnia di Alatri, guidati dal comandante Gabriele Argirò sono arrivati in pochi minuti. Sul posto anche vigili del fuoco, protezione civile, 118, e il medico legale. Poco dopo è arrivato il magistrato di turno, il sostituto procuratore Vittorio Misiti.

RECUPERO DIFFICILE
Impervia la zona da raggiungere, di conseguenza anche i rilievi sono stati molto articolati perché dalla strada, via di San Pancrazio, gli inquirenti e gli altri addetti alle operazioni di recupero hanno dovuto scendere un costone fatto di uliveti e campi incolti, fino ad arrivare all'argine del fiume Cosa, tutto con l'aggravante del buio che è sopraggiunto poco dopo e con la ressa di curiosi che in poco tempo hanno riempito la stradina di campagna.
Verso le diciannove, la salma è stata recuperata dalla ditta di onoranze funebri incaricata che ha dovuto faticare notevolmente prima per portare la bara sul letto del fiume e, in seguito, per risalirla a spalla lungo il costone.

LE INDAGINI
Al momento gli investigatori mantengono aperte tutte le piste investigative, senza escludere anche l'omicidio; per questo fondamentali saranno i riscontri medico legali che verranno effettuati da quest'oggi sulla salma per chiarire se alcune ferite ritrovate sul corpo della donna siano dovute ad atti violenti o a eventuale caduta o a ferimento di altra natura.

In caserma sono stati sentiti per tutta la notte i primi testimoni, parenti, amici e conoscenti per ricostruire le ultime ore di Michela Rezza, ma per ora nessuno è stato fermato.


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Il Messaggero