Ha trovato un colpo di mortaio nei campi e l’ha portato a casa. Quando i carabinieri di Cervaro lo hanno rinvenuto durante un controllo, è stato lui stesso, un uomo...
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In base alla ricostruzione, il proiettile di mortaio, del tipo da 5.0 H.E., lungo 23 centimetri e ritenuto ad alta esplosività, è stato rinvenuto dai militari nel corso di una perquisizione domiciliare all’interno del garage di pertinenza dell’abitazione. Secondo gli accertamenti, davanti alle domande sulla provenienza del residuato bellico, l’uomo ha detto di averlo scoperto all’interno di un campo agricolo e poi trasportato nella propria abitazione.
Si tratterebbe di un reperto risalente alla Seconda guerra mondiale, quando su Cassino e sul Cassinate furono sganciate molte bombe e la zona fu teatro di un duro conflitto tra tedeschi e Alleati lungo la linea Gustav. Negli anni successivi nell’area del Cassinate sono spuntati, sia nei cantieri sia nei terreni, bombe o altri ordigni inesplosi, di diverso peso, grandezza e potenza, nonché vari pezzi d’artiglieria, tra colpi e proiettili, in particolare di fabbricazione inglese e americana. Il tempo ancora oggi restituisce dal sottosuolo i resti che fanno tornare, in particolare gli anziani, indietro nel tempo, al dramma e alla devastazione di oltre settant’anni fa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero